Attualità
27 Marzo 2017
Giovanni Bloisi viaggia attraverso luoghi-simbolo della follia nazifascista

Il ciclista della Memoria arriva a Ferrara

di Redazione | 2 min

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Oggi (lunedì 27 marzo, ndr), alle 17, il Viaggio della Memoria di Giovanni Bloisi, il ciclista di Varano Borghi (Varese) che lo scorso 19 marzo è partito dal suo paese in direzione Gerusalemme, fa tappa a Ferrara, davanti al muretto del Castello Estense.

Ad accoglierlo là dove, all’alba del 15 novembre 1943, undici oppositori ed ebrei ferraresi furono fucilati dai fascisti, saranno il vicesindaco Massimo Maisto, il presidente e la direttrice del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – Meis, Dario Disegni e Simonetta Della Seta, e la presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea – Isco di Ferrara, Anna Quarzi.

L’itinerario di Bloisi punta allo Yad Vashem, l’Ente israeliano per la Memoria della Shoah, dove il 24 aprile, in occasione dello Yom HaShoah (Giornata del ricordo dell’Olocausto, secondo il calendario ebraico), incontrerà il presidente dello Stato d’Israele, Reuven Rivlin. Nel mezzo del cammino, una ventina di soste in Italia e in Grecia, tra luoghi-simbolo della follia nazifascista e incontri con gli studenti e con la cittadinanza, per onorare le vittime delle persecuzioni e far conoscere la storia di Sciesopoli: la colonia montana di Selvino, in Val Seriana, fiore all’occhiello della propaganda mussoliniana, che tra il 1945 e il 1948 la legge del contrappasso trasformò in riparo per ottocento bambini ebrei orfani, reduci dai campi di concentramento, facendo ripartire da lì le loro vite. Sciesopoli è oggi un complesso fatiscente e l’iniziativa di Bloisi si inserisce tra quelle promosse dal Comune di Selvino, dallo storico Marco Cavallarin e da alcuni degli ex “Bambini di Selvino”, per strapparla all’oblio e all’incuria.

La bike ride, che impegnerà Bloisi fino al 3 maggio (il traguardo è Tel Aviv), è organizzata in collaborazione con il Comune di Selvino e l’ANPI di Magenta, mentre la fermata a Ferrara è promossa dal MEIS e dall’ISCO.

Non è certo la prima impresa che questo ciclista, abituato ad affrontare percorsi di lunghezza variabile tra i 2.500 e i 4.500 chilometri, dedica alla Memoria. Lo ha già fatto, ad esempio, lo scorso anno, quando in trentacinque giorni ha visitato dieci campi di concentramento nazisti in Europa. E ora Bloisi porterà la propria testimonianza in altri luoghi non solo di segregazione e umiliazione, come il Memoriale della Shoah di Milano (ex binario 21), Fossoli, Arcevia, Casoli e Alberobello, ma anche di rinascita, come Tze’elim, il kibbutz dove i bimbi di Sciesopoli furono rimpatriati dopo il 1948.

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