Maria Pia De Vito al Torrione con This Woman’s Work
Sabato 30 marzo, in collaborazione con Crossroads, sarà il turno di Maria Pia De Vito e del suo "This Woman’s Work", lavoro basato su composizioni originali della stessa De Vito e da Matteo Bortone
Sabato 30 marzo, in collaborazione con Crossroads, sarà il turno di Maria Pia De Vito e del suo "This Woman’s Work", lavoro basato su composizioni originali della stessa De Vito e da Matteo Bortone
Sono carichissimi e pronti a portare la loro straordinaria energia sul parquet della Baltur Arena: parliamo, ovviamente, dei Westfalia, la band che si esibirà nell’Halftime Show AtmosfHera in occasione di Sella Cento - Benacquista Assicurazioni Latina, sabato 30 marzo
Grande riscontro per il concerto recital del maestro Antonio Rolfini e del suo ensemble, composto da Claudio Miotto, Angela Felisati e Simone Montanari, tenutosi a favore di Ant nella serata del 22 marzo a Ferrara
Il 6 e 7 aprile alle 16:30 la doppia replica dello spettacolo "Amanti" chiude la stagione di prosa al Teatro Nuovo
Il Teatro Comunale presenta alla cittadinanza il bilancio quinquennale 2019-2024, una sorta di resoconto di quanto fatto dall'inizio della nuova gestione, tra le difficoltà del periodo Covid e il rilancio delle attività e delle varie stagioni
di Federica Pezzoli
Nata per volere di Napoleone nell’allora capitale del Regno d’Italia, dal 1813 la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala sviluppa talenti e sforna professionisti e protagonisti del mondo della danza: Carla Fracci, Luciana Savignano, Roberto Bolle e Massimo Murru, solo per fare alcuni nomi.
Giovedì 23 marzo le sue giovani promesse sono tornate sul palco del Teatro Comunale Claudio Abbado – che avevano già calcato nel 2012 – con un trittico che ha rivelato tutta la loro duttilità e versatilità, due dei principi cardine della formazione dell’istituzione scaligera. Tre coreografie di tre grandi maestri in una sorta di viaggio nella storia e negli stili della danza che i giovani allievi danzatori, tra i sedici e i diciotto anni, hanno reso con freschezza, bellezza e maturità: alcuni estratti dalla Paquita di Marius Petipa con le musiche di Minkus, la frizzante Tarantella di George Balanchine e, infine, “Un ballo” di Kilian su musiche di Maurice Ravel.
Ad aprire le danze è stata “Paquita”, balletto in due atti e tre scene rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1846, interpreti principali Lucien Petipa e Carlotta Grisi, la stessa per la quale fu creato il balletto classico per eccellenza: “Giselle”. Anche la prima Giselle della storia della danza è partita dalla Scuola di ballo dell’Accademia alla Scala, dove è entrata a 7 anni e a 10 è diventata parte del corpo di ballo. Per la serata di giovedì a Ferrara il direttore Frédéric Olivieri ha ripreso la rivisitazione di fine Ottocento di Marius Petipa. La seconda performance in programma è stata la Tarantella di George Balanchine, maestro del neoclassicismo novecentesco: creata nel 1964, è stata ripresa per gli allievi scaligeri da Patricia Neary. Entrambi pezzi dal ritmo veloce e frizzante, sono esempi di repertorio di altissima difficoltà tecnica e grande virtuosismo.
A chiudere lo spettacolo, la coreografia “Un ballo” creata nel 1991 da Jiří Kylián sulle partiture di “Tombeau de Couperin” e “Pavane pour une infante défunte” di Maurice Ravel. “Un ballo” è, nelle parole di Kylián, “una danza creata per la musica e niente più. Una danza da leggere come un esercizio di musicalità e sensibilità fra partner maschili e femminili”: il sipario si è aperto su un palcoscenico illuminato a lume di candela e giovani danzatori hanno interpretato tre pas de deux e poi un ensemble. Elegante, eterea e dotata di grande lirismo, questa coreografia dà forma a una vera e propria estetica della forma del movimento.
Una serata con tre esibizioni virtuosistiche per celebrare degnamente l’elevato pregio della formazione dell’istituzione scaligera, perfetta rappresentazione dell’eccellenza coreutica italiana.
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