Vigarano
24 Marzo 2017
Coro di richieste di chiarimenti e d'intervento da parte di Forza Italia, M5S e Lega Nord

Rifiuti. Dopo le ‘rivelazioni’ di Perrella si muove la politica

di Redazione | 5 min

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Le (supposte) rivelazioni dell’ex camorrista Nunzio Perrella sull’illecito traffico di rifiuti pericolosi a Ferrara hanno – come prevedibile – scatenato le preoccupazioni di varie forze politiche.

I gruppi consiliari di Forza Italia e M5S chiedono ad esempio la convocazione di una commissione.  A livello regionale a chiedere chiarezza e interventi sono il M5S e la Lega Nord, mentre Vittorio Ferraresi – deputato pentastellato – parla di “imbarazzante silenzio” sull’argomento. Andiamo con ordine.

Forza Italia vuole una commissione. Forza Italia parla di «dichiarazioni davvero inquietanti in base alle quali il territorio di Ferrara sarebbe stato letteralmente “riempito fino all’osso” di rifiuti pericolosi e tossici in modo illegale» e afferma che «se tali dichiarazioni dovessero trovare riscontro nella realtà ci troveremmo in presenza di un potenziale enorme rischio per la salute dei ferraresi». Perciò, sostengono i consiglieri azzurri, «è necessario […] verificare tali dichiarazioni con un seria attività di monitoraggio e di controllo delle aree coinvolte da questo presunto traffico illecito di rifiuti tossici e pericolosi coinvolgendo tutti gli enti preposti».

Il M5S chiede chiarezza su Ca’ Leona. Ilaria Morghen (consigliera comunale M5S) si concentra invece sulla discarica di Ca’ Leona, sulla quale aveva presentato un’interpellanza a febbraio «per la quale la sottoscritta é in attesa di riscontro» e oggetto di un esposto «presentato da alcuni cittadini nel 2015 presso la Procura della Repubblica di Ferrara circa la presenza di rifiuti in zona dedita alla coltivazione agricola di cui non si conoscono gli esiti, e che in data 23 marzo in prima serata un programma nazionale di informazione televisiva ha delineato un quadro inquietante di estesa e criminale distribuzione di rifiuti di origine diversa sul territorio comunale».

Ferraresi (M5S): «Situazione ambientale al collasso». L’intervento più duro è quello di Vittorio Ferraresi, deputato grillino: «C’è un silenzio imbarazzante sull’argomento portato alla luce dall’inchiesta di Nello Trocchia nella trasmissione Nemo andato in onda su Rai 2 sul sotterramento dei rifiuti anche tossici al Nord, ed in particolare nella città di Ferrara», dichiara in un intervento in cui tesse le lodi dei consiglieri del M5S di Ferrara e di Ilaria Morghen «che coraggiosamente ha presentato interrogazione ed esposto sulla situazione di Casaglia e dei prodotti del terreno agricolo  oltre che alla richiesta di nuove indagini sul suolo risalente addirittura allo scorso anno». Per Ferraresi «la situazione ambientale di Ferrara è da sempre al collasso, e da troppo tempo sottovalutata sia dalle istituzioni sia dalla amministrazione, è ora di intervenire in modo immediato e forte perché i danni provocati da questi criminali vengano immediatamente controllati e risolti cercando per quanto possibile di intervenire per ridurre le conseguenze dannose alle persone, che come abbiamo visto, si sono già ammalate negli anni».

In Regione si muovono M5S e Lega Nord.  A livello regionale tra i grillini a muoversi è il consigliere Gianluca Sassi che ha presentato una interrogazione alla Giunta. «Quanto affermato da questo pentito è molto grave soprattutto se si tiene conto che la stessa accusa è contenuta in due esposti presentati alla Procura della Repubblica dove si parla di un traffico ingente di rifiuti nella discarica Cà Leone – spiega Sassi –. Se questi sospetti dovessero essere confermati ci troveremmo davanti a quadro estremamente preoccupante in quanto si tratterebbe di un grave inquinamento ambientale, protratto da decenni, e che potrebbe avere messo in pericolo la salute di molte persone che hanno vissuto e che vivono ancora oggi a ridosso della ex discarica Cà Leona. Per questo chiediamo alla Regione, in attesa che la magistratura faccia il suo lavoro, di avviare al più presto un’indagine sulla qualità dei terreni e delle acque attorno all’area della ex discarica».

Nel frattempo la Lega Nord prende parola con Alan Fabbri che ha presentato un’interrogazione alla Giunta, affinché «alla luce delle rivelazioni da parte di un pentito di camorra, solleciti le autorità competenti, Arpae e Ausl in particolare, a una nuova verifica sullo smaltimento e la presenza di rifiuti tossici sia presso l’ex Orbit di Vigarano Mainarda sia nel resto della provincia di Ferrara”. Il consigliere ricorda inoltre che già nel maggio 2016 aveva sollecitato la Giunta, attraverso un atto ispettivo, sul mancato smaltimento dei rifiuti, con presenza di amianto, nella ex Orbit. La Giunta, rimarca Fabbri, aveva riferito che «sia Arpae che la Provincia di Ferrara si erano pronunciate sulla non pericolosità dei rifiuti».

Bergamini (Vigarano) chiede un’intervento sulla ex Orbit. Sulla ex Orbit interviene anche Davide Bergamini, capogruppo del Carroccio in consiglio a Vigarano: «In realtà si tratta di un’area mai bonificata – chiarisce Davide -.Secondo risultati di analisi che differivano da quelli su cui si basò l’Amministrazione comunale, le scorie non potevano essere smaltite con codici ordinari. Modalità che tuttavia fu utilizzata: lo smaltimento dunque è stato soltanto parziale – puntualizza Bergamini -, oltre al fatto che dalla recente trasmissione televisiva si evince come non solo siano tuttora presenti rifiuti, ma anche come l’area non sia stata evidentemente sorvegliata in tutto questo periodo». Anche a livello locale il Carroccio presenterà un’interrogazione: «L’Amministrazione deve assumersi le sue responsabilità – attacca Bergamini – . L’attuale sindaco, che, ricordiamo, è stato anche assessore all’ambiente e che aveva promesso in campagna elettorale di ripulire completamente l’area, ora deve garantire sicurezza al territorio e ai cittadini. C’è il rischio di inquinamento delle falde acquifere e nei pressi della ex Orbit sono presenti case e aziende. Non si può assolutamente sottovalutare la situazione».

Da ultimo si aggiunge anche il consigliere regionale Tommaso Foti (Fdi-An) che sollecita la Giunta ad esprimere un giudizio su queste «gravi dichiarazioni» e chiede quali verifiche siano state disposte. Ricordando infine che Ferrara fu una delle province che accolse i rifiuti durante la crisi della “monnezza” in Campania, ricorrendo alla cosiddetta “quota di solidarietà”, il consigliere vuole sapere se l’afflusso continuativo di rifiuti “legittimi” da fuori regione possa facilitare le organizzazioni malavitose nel far passare in maniera inosservata il traffico di rifiuti illeciti.

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