Comacchio
24 Marzo 2017
Polizia provinciale e Gev rimuovono 87 cogolli non consentiti, immersi nell’acqua e non visibili, con pesce intrappolato

Pesca di frodo nei canali adduttori delle valli di Comacchio

di Redazione | 2 min

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Comacchio. Due interventi sono stati messi a segno da Polizia provinciale e volontari del raggruppamento delle Guardie giurate ecologiche volontarie (Gev) nell’imminente chiusura dei canali adduttori alle valli di Comacchio. Misura adottata per tutelare la risalita del pesce novello.

Interventi che hanno portato alla rimozione di 87 cogolli non consentiti, immersi nell’acqua e non visibili, e circa 40 chili tra anguille, cefali e sardoncini, e altrettanti tra granchi e gamberi, tutti rimessi in acqua.

Il pesce è stato trovato intrappolato in cogolli con maglie di misura inferiore a quelle previste e privi di ogni contrassegno. Gli attrezzi di cattura erano stati posati sul fondo dei canali Foce, Navigabile e Pallotta in valle Fattibello.

Le azioni, una notturna dalle 20 alle 24 e l’altra di mattina, sono state condotte con pattuglie miste formate da agenti provinciali e gev (guardie ecologiche volontarie).

Nel caso i proprietari richiedessero le reti, dovranno prima pagare la sanzione prevista.

“Ringrazio i colleghi e i volontari gev – dice il comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli – per l’ottimo risultato del recupero delle reti che, una volta messe in acqua, sono delle trappole micidiali per il pesce il quale, a sua volta, se catturato illegalmente e in quantità mette in serio rischio il ciclo vitale di ripopolamento delle valli”. “Se c’è collaborazione – conclude Castagnoli – i risultati arrivano e sono importanti per la salvaguardia del nostro patrimonio ambientale e per l’affermazione del rispetto delle regole, che devono valere per tutti”.

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