Cento
23 Marzo 2017
Il comitato No-C2C attacca il 'cambio di rotta' di Alberone. E intanto appaiono "pericolose calunnie" in paese

Cispadana, chieste le dimissioni della consulta

di Redazione | 3 min

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Alberone. Lo scontro sulla Cispadana si fa sempre più acceso. Negli ultimi giorni ad Alberone sono apparsi cartelli riportanti “pericolose calunnie e velati incitamenti alla violenza” dirette a singole persone “che si sono adoperate per elaborare e proporre soluzioni meno impattanti per tutta la comunità”.

Un “fatto increscioso” segnalato da una delle stesse vittime, Luciano Galletti del comitato No-C2C, anche se i manifesti erano rivolti anche a Rossano Bozzoli, presidente della consulta Pilastrello-Buonacompra e al sindaco Fabrizio Toselli, che negli ultimi tempi avevano sostenuto la proposta del passaggio in galleria.

La battaglia nella frazione centese è arrivata a un punto di non ritorno. Il comitato No-C2C ha dichiarato guerra alla consulta di Alberone, alla quale chiede “le dimissioni dell’intera consulta e del suo presidente per palese e manifesta incapacità e rinuncia a governare i processi democratici nel rispetto dei compiti affidati”.

“Il presidente della consulta, lo scorso 2 marzo, aveva presentato una proposta per un tracciato in galleria, condivisa con le altre due frazioni e con il nostro comitato – spiegano gli attivisti – ma successive manovre all’interno della consulta hanno fatto cambiare la posizione della stessa tanto da portare il presidente ad affermare, in sede di commissione ambiente, che il tracciato deve rimanere nella posizione C2C (che ovviamente non è possibile trasformare in galleria”.

Per il comitato si tratta di “comportamenti gravi che arrecano danni per la salute e per gli interessi dei cittadini di Alberone della fascia di impatto della C2C da via Riga a Via Finalese”, resi ancora più gravi dal fatto che “nessuno dei cittadini è stato mai interpellato” e che “la consulta ed il suo presidente si sono fatti condizionare da interessi ed azioni particolari e non rappresentative del territorio”, quando invece “il compito di qualsiasi organo di rappresentanza è quello di rappresentare e interpretare gli interessi di tutti e non dei pochi perché non ci sono cittadini di serie A e di serie B”.

Ribadendo “lo sconcerto ed il totale disappunto rispetto ad atteggiamenti che danneggiano una parte del territorio di Alberone, dopo aver cantato vittoria per scampato pericolo degli amici degli amici”, il comitato No-C2C chiede le dimissioni della consulta e a “coloro che (sempre anonimi) si nascondono dietro a non ben definite sigle di verdi, ambientalisti, No cispadana, etc. ma gli va bene la C2C perché la dichiarano come meno impattante, diciamo che le divisioni vere o false servono a far girare le pale dello stesso mulino: così per non correre il rischio della galleria (che qualche ‘artista’ sostiene non essere tecnicamente fattibile o compatibile) , è meglio dire ‘no autostrada, così siamo tutti certi che l’autostrada si farà e si passerà sulla C2C”.

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