di  Marcello Celeghini

L’Europa era più unita al tempo dell’imperatore Traiano o nei nostri giorni? È da questa domanda provocatoria che trae spunto la mostra, dal titolo ‘Traianus. Costruire l’Impero, creare l’Europa’, che sarà allestita ai Mercati di Traiano a Roma dal prossimo ottobre a maggio 2018 e che appunto intende ricostruire la figura dell’Optimus Princeps,ricordato soprattutto come costruttore e come l’imperatore che ha reso cittadini di un unico grande stato persone e genti in precedenza sconosciute tra loro.

La grande mostra, presentata mercoledì pomeriggio nell’ambito delle iniziative ospitate al Salone del Restauro Musei, è il frutto del lavoro congiunto di un’importante regia composta dall’Università di Ferrara, dal se@unife, dalla Soprintendenza capitolina e dal Comune di Roma.

La mostra tenterà nell’impresa di mettere in luce, attraverso tanti reperti ascrivibili all’epoca traianea e ad avanzatissimi apparati multimediali, la figura di questo imperatore venuto dalla periferia dell’Impero. Nell’allestimento della mostra, particolare attenzione sarà riservata alle monete, importante mezzo di diffusione della cultura romana all’epoca di Traiano e utilizzate spesso come oggetti di propaganda e di culto dell’intensa attività edile promossa dall’Imperatore.

La mostra occuperà gli spazi dei Mercati di Traiano, il Foro di Traiano gli ambienti della Basilica Ulpia per introdurre il visitatore nelle atmosfere e nel sentire comune dell’epoca traianea. “Sotto Traiano l’impero raggiunge la sua massima espansione ed è riuscito a portare la civiltà romana ben oltre il la linea rappresentata dal limes- spiega Livio Zerbini di Unife -. Non c’è parte del mondo allora conosciuto che non porti traccia del dominio traianeo. La mostra vuole essere l’inizio di un progetto di ricerca per mettere in luce la complessa figura dell’OptimusPrinceps, oltre gli stereotipi che sono giunti fino a noi. La storia dell’Impero Romano testimonia quanto la grandezza nasca spesso dalla periferia:  un ragazzo del piccolo borgo di Italica in Spagna è divenuto l’imperatore Traiano; un villaggio di pastori è divenuta dopo qualche secolo la città più importante al mondo, ovvero Roma”.

“Siamo riusciti a recuperare reperti riguardanti Traiano da tutta Europa e abbiamo avuto la massima collaborazione da parte di tutte le sovrintendenze italiane- rivela Simone Pastor della Sovrintendenza capitolina-. Nel percorso espositivo metteremo in luce anche la grande rilevanza rivestita dalle donne della famiglia traianea, figure che influenzarono pesantemente la politica dell’Optimusprincepse che furono determinanti anche nella scelta del successore, ovvero l’illuminato imperatore Adriano”.