Venerdì 17 marzo, presso l’aula magna dell’ospedale di Cona, si è tenuto il convegno sul tema : “Responsabilità sanitaria: le nuove prospettive derivanti dall’approvazione della Legge Gelli“.
Ero presente e devo dire che gli argomenti sono stati trattati con serietà e precisione.
Mi dispiace peraltro che più di un relatore abbia dimostrato poca confidenza con l’Italiano e con il Latino.
L’On. Paola Boldrini, ad esempio, si è esibita in un infinito (“redarre”) che non esiste nella lingua italiana. E il Dott. Tiziano Carradori ha voluto impreziosire il suo discorso con una citazione latina : PRIMUM NON NOCERE. Solo che ha errato la pronuncia.
Il verbo noceo (seconda coniugazione) si pronuncia nocère e non nòcere all’infinito.
Piccole cose, se si vuole, ma quando si parla in pubblico anche la grammatica e la sintassi devono essere rispettate.
Rino Bonora