di Giuseppe Malatesta
Codigoro. Prosegue la scalata tariffaria del servizio idrico, suddiviso in provincia tra i gestori Cadf ed Hera, che recependo le direttive di adeguamento stabilite dall’Autorità per l’energia (Aeegsi) hanno presentato in bolletta agli oltre 150 mila utenti le tariffe in vigore per il 2017.
Un adeguamento che segna un + 6% nel caso di Cadf, il consorzio che fornisce il servizio a 13 comuni dell’est ferrarese, e che, sommato all’ascesa costante del triennio 2014-17 evidenzia un aumento medio del 14,35%. Un dato ammortizzato nell’ultimo anno dall’introduzione del Fondo fughe, che a fronte di una somma assicurativa contenuta (e facoltativa) ha permesso di abbattere di oltre il 40% il prezzo finale della materia prima, se fuoriuscita da rotture.
L’incremento, anticipato da una nota diffusa il mese scorso dall’ente d’ambito Atersir, si ferma invece a 3,9 punti percentuali per gli utenti del servizio idrico fornito da Hera, nella parte ovest della provincia ferrarese.
Proprio Atersir, in qualità di interlocutore regionale, aveva nel corso del 2016 sottoposto all’Autorità nazionale l’approvazione dei nuovi costi, frutto di istruttorie e analisi dei livelli di servizio che erano servite inoltre a rilevare le principali criticità sul territorio, opportunamente segnalate.
Per i gestori estensi, queste sono nello specifico relative a “inadeguatezza e vetustà delle condizioni fisiche di condotte, reti e impianti per l’approvvigionamento, di potabilizzazione e distribuzione, assenza del servizio di fognatura in alcune aree, casi di allagamenti e dimensionamento insufficiente delle infrastrutture fognarie in alcune aree” e infine “problematiche legate alla gestione dei fanghi di depurazione ed allo stress ambientale causato nel recettore finale, anche ai fini della balneazione”.
A tal proposito Atersir ha ritenuto prioritario programmare, per il periodo 2016-2019, interventi di adeguamento e rinnovo delle reti e degli impianti di captazione, adduzione e potabilizzazione, la sostituzione, l’adeguamento e l’estensione delle reti fognarie e di distribuzione, la verifica e adeguamento sismico di serbatoi pensili e torri piezometriche, oltre ad opere di messa in sicurezza idraulica nel comparto costiero.
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