Eventi e cultura
20 Marzo 2017
Nel weekend oltre 500 presenze per il festival Riaperture

Ferrara per tre giorni al centro della fotografia

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Liberazione a Casa Romei sulle note del Conservatorio

È dalle parole del compositore russo Dmitrij Shostakovich che nasce l’idea di celebrare la giornata della Liberazione del 25 aprile con un concerto degli studenti del Conservatorio di Ferrara al Museo di Casa Romei, che per l’occasione è visitabile gratuitamente

Al via la terza edizione del Symeoni Festival

Torna a Migliarino l'evento nato per celebrare il cartellonista ferrarese Sandro Simeoni, il "Symeoni Festival". Due giorni, venerdì 26 aprile e sabato 27 aprile, di masterclass e laboratori aperti a tutti

Il programma della XVI stagione organizzata da Bal’danza

Lunedì 22 aprile è stato presentato, a cura di  Valeria Conte Borasio (presidente di Bal'danza) e Romano Valentini (direttore artistico di Bal'danza), il programma della Stagione 2024 dell'Associazione Culturale Bal’danza. Musica, Poesia, Arte per Ferrara - Omaggio a Thomas Walker

Dalle bonifiche allo squadrismo Fascista. Tra Ferrara e il mare è passato il destino d’Italia

Non sono in molti i ferraresi a saperlo, se non per associare distrattamente il nome di Italo Balbo alla nostra città, ma dalle strade che percorriamo ogni giorno o dai campi che vediamo attraversando la zona della provincia che va da Ferrara al mare è passato il destino d’Italia. E lo ha fatto attraverso la violenza dello squadrismo e del fascismo agrario che qui è nato

Da venerdì 17 a domenica 19 marzo per tre giorni Ferrara è stata al centro della fotografia. Oltre 500 presenze per il festival Riaperture che unisce il recupero di luoghi della città chiusi con l’indagine sui luoghi comuni della realtà che ci circonda.

Tredici mostre in sette sedi diverse, con autori affermati in campo internazionale e giovani promesse italiane hanno creato una rassegna viva, che ha lasciato domande e non ha voluto dare risposte ai visitatori.

Nel corso del fine settimana la fotografia è entrata in luoghi sorprendenti, come l’Auditorium del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara che ospitava il progetto ‘Disco Emilia’, o a Prosperi-Sacrati, che non tutti i ferraresi hanno mai visto aperto, con le opere di Giovanni Troilo su Charleroi, il cuore nero dell’Europa. La fotografia è stata raccontata in viva voce direttamente dai fotografi ospiti. Massimo Mastrorillo ha illustrato il suo progetto ‘Aliqual’, sul terremoto a L’Aquila nel 2009: «La fotografia deve restituire qualcosa ai luoghi che sceglie come protagonisti», un invito a scegliere sempre la storia più difficile, perché solo così «ci si sforza di trovare una soluzione».

Il festival di Riaperture è un tentativo di risposta all’abbandono di spazi chiusi della città, ridar loro vita, anche solo per tre giorni, con progetti, idee e persone: e anche l’architettura assume una personalità ed è possibile dialogare con le anime di una città, come la Brescia delle fotografia di Francesca Ióvene, presente al festival a Factory Grisù. L’ex caserma dei Vigili del Fuoco è stata la sede principale, con laboratori per bambini a cura di Studio Ara e Silvia Meneghini, le macchine fotografiche stenopeiche realizzate da PinoLina e la conferenza sul diritto d’autore realizzata da Massimo Stefanutti in collaborazione con DOC servizi, oltre alla selezione dei vincitori del concorso fotografico nazionale, premiati da Mustafa Sabbagh. Il programma del festival prevedeva anche due workshop, sulla costruzione del progetto fotografico con Giovanni Cocco, e la scelta del portfolio fotografico con Sara Munari. Giovanni Cocco ha portato l’intimissimo reportage sulla vita di sua sorella disabile, ‘Monia’, nello scrigno intimo di Casa Romei, il cortile abitualmente non aperto. Sara Munari invece ha delimitato gli spazi vitali delle persone in Israele e Palestina con ‘P/P/P’ nell’ex sede del pub Clandestino.

Altra sede importante di Riaperture è stata l’ex Istituto Case Popolari, che ospitava il concorso fotografico per le scuole, realizzato in collaborazione con Emilbanca, e le opere di Barbara Baiocchi con ‘Sempre si vince’, racconto dei giostrai, Simone D’Angelo con ‘I Must Have Been Blind’, sulla valle del Sacco e la natura che si riappropria del degrado post-industriale, e gli scatti di vita col cellulare del portoghese Luis Leite, ‘Per strada’. Le presentazioni con i fotografi hanno registrato una buona affluenza: il desiderio di scoprire i volti degli autori, le motivazioni alla base dei loro progetti e la possibilità di interagire direttamente con loro ha entusiasmato il pubblico. Una di queste, con Danilo Garcia Di Meo, sul sui progetto ‘What?’ dedicato a una ragazza romana sorda, ha visto la traduzione in lingua Lis dei volontari dell’Associazione per l’integrazione dei Sordi di Ferrara. In via Garibaldi 1 erano ospitate anche gli oggetti mascherati di Luana Rigolli, con ‘Perdita d’identità’. Riaperture ha indagato in più direzioni e anche linguaggi, come venerdì 17 con il reading teatrale ‘Anatomia dei sentimenti’, con la fotografa Claudia Gori, scrittrice Giulia Maria Falzea e il musicista Giorgio Distante a Ferrara Off, e la proiezione di ‘Deserto Rosa / Luigi Ghirri’, film di Elisabetta Sgarbi, al Cinema Boldini (in collaborazione con Arci Ferrara e Fice Emilia-Romagna).

Domenica 19 marzo infine Gianpaolo Arena ha presentato il progetto dedicato alla tragedia del Vajont, ‘Calamita/à’, un’indagine territoriale a più voci su un delicato passaggio della storia del nostro paese: «I fotografi non devono lasciarsi ammaliare dall’estetica del disastro, sarebbe il modo sbagliato di raccontarlo». Riaperture ha basato la sua prima edizione su storie non facili, su realtà non immediate e con esposizioni in luoghi non agevoli: un festival per chi non vuole lasciarsi stare, e prova con la fotografia, il racconto umano dei personaggi ritratti e degli autori, a parlare, di fotografia, a sezionare le storie, a porsi domande e soluzioni per quello che ci sembra immutabile: sovvertire luoghi comuni, riaprire spazi che sembrano chiusi per sempre.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com