Fabio Bergamini

Bondeno. «L’esposto “cautelativo” del presidente della Provincia, Tiziano Tagliani? Atto dovuto ma ormai siamo al gioco delle parti: il Pd sta affossando definitivamente la provincia di Ferrara, con le sue contraddizioni interne».

Non usa giri di parole e sintetizza in questo modo gli ultimi sviluppi della politica ferrarese, il sindaco di Bondeno, Fabio Bergamini. Dopo che il presidente Tagliani ha presentato un esposto alla procura e alla prefettura di Ferrara, per denunciare le gravi situazioni finanziarie dell’ente.

«Il Partito Democratico ha prima votato una sconsiderata riforma, come quella Del Rio, che ha declassato le Province a enti di secondo livello, riducendo i trasferimenti statali per poterli spendere a Roma. Nei fatti – dice il sindaco Bergamini – la Provincia continua ad avere competenze importanti sulle strade e le scuole, ma senza le risorse necessarie. A completare il tutto – continua Bergamini – anche il pasticciato riordino istituzionale votato dalla Regione Emilia-Romagna, che contempla l’esistenza di Comuni, Province e Unioni dei Comuni. L’azzardo – dice Bergamini – è stato puntare tutto sulla riforma costituzionale, che gli italiani giustamente hanno bocciato, perché non era un buon modo di riformare la carta costituzionale. Ora, alla fine di tutto questo processo, che il Pd ha costruito dalla A alla Z, Tiziano Tagliani se la cava dicendo che l’ente è in gravi condizioni economiche. Tutto il castello di carte costruito dal Pd sta crollando: riforma costituzionale fallita, finta chiusura delle Province per tagliarvi i fondi e tenerli a Roma, dissesto di strade e servizi – taglia corto Bergamini – e a pagare sono sempre i cittadini. Ai quali non sono stati fatti sconti sulle imposte. Dunque? Riconosco il coraggio del presidente, ora il problema è solo politico: Tagliani picchi duro sugli enti preposti, con la Regione e il Governo Gentiloni, che sono tutti a guida Pd, e faccia in modo di reperire le risorse, che sono indispensabili alla quotidianità di vita e di lavoro dei cittadini».