Eventi e cultura
14 Marzo 2017
Undici mostre dislocate tra Factory Grisù, Palazzo Prosperi Sacrati e nel giardino segreto di Casa Romei

Riaperture, un festival di fotografia nei luoghi abbandonati

di Redazione | 3 min

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Ferrara è pronta a ospitare per la prima volta un festival di fotografia: Riaperture porterà in città undici mostre che riapriranno spazi urbani mai aperti o ancora parzialmente chiusi. Dal 17 al 19 marzo il festival affronterà il tema della prima edizione, i luoghi comuni, nei luoghi abbandonati della città, con un ricco programma di rassegne di fotografi di livello internazionale e altro ancora: workshop, letture portfolio, presentazioni, reading, proiezioni e laboratori per bambini.

L’obiettivo di Riaperture Photofestival Ferrara è di riaccendere l’attenzione su luoghi pubblici o privati attualmente non in uso, per portare loro nuova energia: per questo le mostre saranno ospitate in sedi aperte per la prima volta alle immagini. La manifestazione sarà dunque dislocata a Factory Grisù, ex caserma dei vigili del fuoco ora consorzio di imprese innovative e oggetto di un percorso di rigenerazione, e a Palazzo Prosperi Sacrati, uno degli edifici storici più belli della Ferrara estense, situato al centro dell’Addizione Erculea e chiuso da anni.

Altra (ri)apertura eccezionale sarà l’Auditorium del Conservatorio di musica Frescobaldi, un tempo sede dell’ex ospedale Sant’Anna e tra gli edifici più rappresentativi della Ferrara degli anni ’30: attualmente l’Auditorium è chiuso in attesa di interventi di restauro e sarà riaperto eccezionalmente per il festival. E ancora, l’ex Istituto Case Popolari, di proprietà Acer, uno spazio commerciale al momento non in uso, situato nel centro storico di Ferrara in via Garibaldi, e un ex pub, trasferitosi in una sede vicina. Infine, la sorpresa del giardino segreto di Casa Romei: il secondo cortile dell’antica dimora sarà riaperto per ospitare una delle mostre del festival, grazie alla preziosa collaborazione con il museo di Casa Romei e il Gruppo Archeologico Ferrarese che sta proponendo in questi mesi aperture speciali per la città. Tutti i luoghi del festival saranno accessibili anche alle persone con disabilità.

Il programma espositivo propone fotoreporter italiani e internazionali che interpreteranno i luoghi comuni con un approccio narrativo e meditato. Giovanni Troilo, vincitore del Sony World Photography Awards, farà pulsare il cuore nero dell’Europa, Charleroi, con il suo progetto ‘Le Ville Noire’. Massimo Mastrorillo, fotografo esponente del gruppo Door e vincitore nel 2006 del World Press Photo, accenderà con ‘Aliqual’ la luce su L’Aquila e cosa resta di un terremoto. In collaborazione con Spazio Gerra, Riaperture ospiterà anche il progetto ‘Disco Emilia’, già esposto a Fotografia Europea 2016: un viaggio nelle discoteche emiliane (Ferrara compresa) che parte dalle immagini di Gabriele Basilico per arrivare ai giorni nostri con gli scatti di Andrea Amadasi, Hyena e Arianna Lerussi.

Riaperture mostrerà poi come il mondo della disabilità non sia così scontato: l’intimità di ‘Monia’, progetto sulla sorella disabile di Giovanni Cocco, o l’energia di Ambra in ‘What?’ di Danilo Garcia Di Meo, racconteranno la realtà autentica. Sara Munari, docente all’Istituto Italiano di Fotografia, renderà visibile l’invisibile spazio vitale attorno a noi con ‘P|P|P| Place planner project’, scatti realizzati tra Israele e Palestina.

E ancora, la sorpresa negli occhi di chi osserva situazioni assodate come le periferie e il degrado post-industriale verrà svelata da progetti come ‘Il profilo dell’intorno’, di Francesca Ióvene, o ‘I Must Have Been Blind’ di Simone D’Angelo, passando per gli oggetti che indossano maschere, proprio come noi esseri umani, nelle foto di Luana Rigolli in ‘Perdita d’identità’. Una giostra di sensazioni su cui bisogna scendere, per smentire con Barbara Baiocchi anche la profezia ‘Sempre si vince’ dei giostrai che invece non si mostra mai vera. Vera e genuina sarà ‘Per strada’, la vita vista dagli occhi di Luis Leite, autore portoghese che scatta soltanto con il telefonino, per dimostrare come anche con gli smartphone è possibile fare fotografia di valore.

Il programma, che si apre venerdì 17 marzo alle 10 con l’inaugurazione ufficiale nel cuore della manifestazione, a Factory Grisù, prevede anche workshop e letture portfolio, proiezioni, laboratori per bambini, presentazioni letterarie.

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