Durante il Tag Festival si è parlato di argomenti controversi ma senza contraddittorio e, soprattutto, in una Sala Estense concessa gratuitamente dal Comune.

Sono questi, in sintesi, i punti di doglianza presentati da Alessandro Balboni, neo-consigliere comunale di Fdi-An che, come il suo predecessore l’anno scorso (Paolo Spath) attacca il legame tra il Comune di Ferrara e il festival sulla cultura Lgbt.

In particolare, Balboni critica la discussione sulla cosiddetta “gestazione per altri” (o Gpa), avvenuta in occasione della presenza di Nichi Vendola, e rammenta che la ‘legge 40’ punisce “chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità”, con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro. Legge che, ovviamente, non impedisce di parlarne e discuterne pubblicamente, ma Balboni lamenta che sul punto non ci sia stato contraddittorio. Anche per questo, il consigliere chiede all’amministrazione comunale “se ritenga opportuno concedere gratuitamente in futuro spazi comunali per incontri senza che sia fornita la garanzia della presenza di un contraddittorio al momento dello svolgimento degli stessi, soprattutto nel caso di tematiche delicate e controverse”.

Balboni chiede inoltre di conoscere “quale sia la variazione dei pernottamenti e delle presenze turistiche durante le date del Tag Festival rispetto al fine settimana precedente”  e “quale sia stato la spesa del Comune per sostenere il Tag Festival”.