Comacchio. Sabato 25 marzo sarà un giorno importante per la storia dell’antico delta del Po. Verrà ufficialmente inaugurato a Comacchio il nuovo Museo Delta Antico, che racconterà, grazie agli oltre 2000 reperti archeologici in esposizione permanente, l’evoluzione del territorio e degli insediamenti umani che hanno caratterizzato la storia di questa affascinante area geografica.
Il museo, la cui apertura è frutto di un’intensa collaborazione tra il Comune di Comacchio, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio e Ferrara e il Polo Museale dell’Emilia Romagna, trova spazio nell’antico Ospedale degli Infermi di Comacchio, preziosa testimonianza del riformismo pontificio settecentesco.
Eretto tra il 1778 e il 1784 dalla comunità comacchiese su impulso di papa Clemente XIV, l’ospedale era stato concepito come luogo a carattere “sacro”, come tutt’ora evoca l’austero prospetto anteriore in stile neoclassico, realizzato dall’architetto ferrarese Antonio Foschini, che richiama l’immagine di una cattedrale, ed è stato attivo nella sua funzione nosocomiale fino alla metà degli anni Settanta del Novecento.
Oggi, grazie a uno sofisticato intervento di restauro architettonico, la struttura, inserita nel suggestivo centro storico di Comacchio, diventa il palcoscenico ideale per accogliere ed esporre il grande patrimonio archeologico del territorio, dall’antichità al Medioevo. L’allestimento sarà organizzato in quattro sezioni: ripercorrerà, anche grazie a reperti finora mai esposti in pubblico, l’evoluzione delle civiltà preistoriche, dall’antica città di Spina all’età romana, nonché l’origine del centro di Comacchio. I reperti, in buona parte restaurati per l’occasione, saranno ulteriormente valorizzati da innovativi ausili digitali che creeranno percorsi visivi, uditivi e anche olfattivi di sicuro impatto per i visitatori.
Insieme alla mostra “Lettere da Pompei”, in esposizione fino al 2 maggio sempre a Comacchio, a Palazzo Bellini, il Museo Delta Antico rientra nel protocollo d’intesa siglato tra il Comune di Comacchio e il Mann (Museo Archeologico Nazionale di Napoli), che prevede un impegno alla reciproca promozione tra i due musei cittadini, allo scambio di reperti per la realizzazione di eventi espositivi, alla condivisione di esperienze e pratiche virtuose in ambito scientifico e nella gestione di strutture museali, inaugurando di fatto un nuovo modello virtuoso di collaborazione tra grandi musei e piccole realtà espositive. Il nascente museo, insomma, oltre ad apprestarsi a rappresentare un fulcro di raccolta e divulgazione della storia dell’intero Delta del Po, è già partner di uno dei musei archeologici più importanti al mondo.
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