Nove mesi di reclusione. È questa la pena inferta dal tribunale di Ferrara a Constantin Fiti, questa volta accusato di stalking ai danni della ex compagna.
L’accusa, nella precedente udienza, aveva chiesto una pena molto maggiore: 2 anni e un mese di reclusione. Fiti – uno dei tre condannati per il brutale omicidio di Pierluigi Tartari – questa volta era alla sbarra per fatti risalenti al periodo 2011-2015, quando l’imputato – nei primi anni ancora minorenne – ebbe una relazione di qualche mese con una donna di Ferrara, che rimase nel frattempo incinta. Date le precarie condizioni di salute della donna – parte civile nel processo tramite l’avvocato Saverio Stano -, il bambino venne tolto alla madre, ma lui insisteva per vederli entrambi, minacciando, pedinando e molestando la donna, tanto da costringerla a cambiare numero di telefono e casa.
Oltre ai nove mesi di carcere, Fiti è stato condannato anche al pagamento di una provvisionale da 10mila euro a favore della donna, condanna che aderisce alla richiesta avanzata dall’avvocato Stano, e gli è stata revocata la sospensione condizionale della pena per un altra condanna.
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