Cronaca
26 Febbraio 2017
Vittoria di Federconsumatori a favore di due coniugi ferraresi in materia di finanziamenti

Auto mai consegnata, ma la banca pretende le rate del mutuo

di Redazione | 3 min

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Nella foto, la sede della Corte d’appello di Bologna

Acquistano un’auto e vengono sollecitati dal rivenditore a sottoscrivere un finanziamento. La concessionaria fallisce senza mai consegnare la vettura, ma la finanziaria pretende ugualmente il pagamento del mutuo. Con il supporto di Federconsumatori, una coppia di Ferrara riesce a ottenere una sentenza favorevole ed evitare di dover sborsare denaro per un’auto mai consegnata.

E’ una recentissima e importante pronuncia della Corte d’Appello di Bologna in materia di credito al consumo, quella che ha dato ragione a due coniugi ferraresi . Nel 2005 i due coniugi si erano recati presso una concessionaria per acquistare un’autovettura sottoscrivendo anche un finanziamento a copertura dell’acquisto per un valore di 12.500 euro. Successivamente la concessionaria ha cessato la propria attività e la vettura non è stata mai consegnata agli acquirenti nonostante i loro ripetuti solleciti. Tuttavia, come detto, la finanziaria ha richiesto loro ugualmente il pagamento del mutuo, sostenendo che questo fosse del tutto indipendente dalle vicende del contratto d’acquisto come previsto da una specifica clausola del contratto di finanziamento.

A nulla sono valse le rimostranze e le contestazioni dei consumatori, i quali hanno comunicato alla banca di non avere mai ricevuto l’auto né ovviamente l’importo del finanziamento che era stato pagato direttamente al venditore. La coppia si è recata dunque presso Federconsumatori Ferrara che ha provveduto a inviare una lettera di contestazione nei confronti della banca.

Tuttavia  l’istituto finanziario, del tutto indifferente rispetto alle ragioni degli utenti, ha richiesto un decreto ingiuntivo nei loro confronti per ottenere il pagamento dell’importo, oltre interessi e spese legali.

A seguito dell’opposizione al decreto ingiuntivo svolta dai legali di Federconsumatori Ferrara, gli avvocati Massimo Buja ed Ermanno Rossi, il Tribunale di Ferrara ha riconosciuto pienamente il buon diritto dei malcapitati acquirenti e ha revocato il decreto ingiuntivo richiesto dall’istituto finanziario, condannando anche la banca a rifondere le spese legali. Il Tribunale di Ferrara ha statuito peraltro la vessatorietà e dunque l’inefficacia della clausola del contratto di mutuo che prevedeva l’estraneità del finanziamento rispetto alle vicende del contratto d’acquisto.

Successivamente la finanziaria ha proposto appello contro la sentenza emessa dal Tribunale di Ferrara, richiedendo nuovamente la condanna dei consumatori al pagamento dell’importo finanziato oltre gli interessi e le spese legali.

I legali dei consumatori, avvocati Massimo Buja ed Ermanno Rossi, hanno tutelato anche in tale sede le loro ragioni, ribadendo il principio per cui, quando in occasione di un acquisto venga anche contestualmente sottoscritto un finanziamento collegato, i due contratti risultano strettamente interdipendenti per cui se si verifichi un inadempimento del venditore il consumatore non è tenuto a pagare le rate del finanziamento.

Si tratta di un principio acclarato in più circostanze dalla giurisprudenza, anche comunitaria, ed espressamente previsto dalla legge con l’art. 125 quinques TUB.

La Corte d’Appello di Bologna, con sentenza del 21 febbraio scorso, ha confermato la sentenza del Tribunale di Ferrara, ribadendo le ragioni dei consumatori e rigettando l’appello proposto dalla banca, che è anche stata condannata a rifondere le spese legali.

Tale pronuncia è molto importante in materia di credito al consumo, anche perchè, come più cittadini segnalano, spesso le banche continuano a sollecitare il pagamento delle rate del finanziamento anche quando il prodotto non sia stato consegnato o sia gravemente difettoso.

In tali casi  – avverte Federconsumatori Ferrara – il consumatore non deve pagare alcunchè e può richiedere la risoluzione del contratto di finanziamento.

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