Economia e Lavoro
24 Febbraio 2017
Benini: “Il futuro non si fa col rimpianto del passato; bisogna ripartire dai territori e dai valori delle cooperative”

Legacoop in tempo di crisi “mantiene la rotta”

di Redazione | 3 min

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Se ormai parlare di crisi sembra diventata retorica, non è così per Legacoop Estense, la realtà associativa che da un anno ha superato i confini provinciali unendo Modena e Ferrara.

“Certo, la crisi esiste – ammette il presidente di Legacoop Andrea Benini all’assemblea annuale delle cooperative presso il Teatro Nuovo di Ferrara – ci siamo dentro e fa male; il paese non cresce abbastanza, il debito resta alto e la politica sembra avviata in un conflitto permanente. Ma non tutti sono in queste condizioni a Ferrara e Modena; e l’Emilia-Romagna è la regione più performante d’Italia”.

Un segnale di unità e coesione quello del presidente Benini, che contrappone al pessimismo della crisi i valori della cooperativa: “oggi siamo sempre mobilitati contro qualcosa o qualcuno – prosegue – in un clima sociale di antagonismo in cui la soluzione è discutere senza invece fare proposte. Oggi più che mai il messaggio cooperativo è di grandissima attualità: la cooperativa dice che la persona viene prima del capitale, e che la ricchezza va investita in azienda e redistribuita a tutti. La cooperativa dimostra che la partecipazione democratica in impresa serve ad avere buone idee e a migliorare gli errori”.

Su questo versante, secondo Legacoop, vanno letti interventi come l’attivazione di nuovi servizi quali lo sportello Consip, l’ufficio studi, l’ufficio legale e di comunicazioni, oltre alla creazione di un’unica società di servizi mediante l’incorporazione di Lcs in Finpro, consentendo alle cooperative una gamma maggiore di servizi in termini di quali-quantità. “Stiamo inoltre progettando un servizio di SOS false cooperative – annuncia Benini – perché i casi di chi sfrutta la forma cooperativa per fare dumping e ingannare i lavoratori aumentano (offerte con ribassi impossibili accettate senza problemi, committenti che creano cooperative in casa per sottopagare i lavoratori, truffe all’Inps, ecc). Lo sportello potrà sostenere chi segnala formalmente questi casi, a seguito dei quali colgo l’occasione per esprimere solidarietà ai cooperatori minacciati da chi strumentalizza il tricolore, riesuma la stella a cinque punte o la camicia nera”.

“Bisogna ripartire dai territori”, asserisce il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli, con il quale è d’accordo un propositivo Tiziano Tagliani: “Sì, a livello locale oltre alla crisi economica c’è anche quella istituzionale, e come se non bastasse abbiamo affrontato anche la crisi del credito. Ma oggi possiamo registrare un taglio di 70 milioni del nostro debito. Dobbiamo renderci conto di che cosa può significare la capacità di alleanza, i valori delle cooperative, perché basta pensare alla infrastrutture, che sono un decollo per le nostre imprese: la cispadana non risolve un problema a se stante, ma risolve un problema di tutta l’Emilia-Romagna. Registriamo 3 università sulle quattro della regione, e se possiamo diventare città universitaria diventa un beneficio anche per il benessere e l’economia della città”.

“Il futuro non si fa con il rimpianto del passato – conclude Benini – da anni parliamo della nostra autonomia, ma rimane radicata la voglia di tornare al passato, alle vecchie contrapposizioni, alleanze, e poltrone. Solo con i valori della cooperativa potremo superare la nostra subalternità culturale ed esprimere al massimo il nostro potenziale. Mettere insieme può rendere più forti: vogliamo restare fedeli al cambiamento e preferiamo ‘mantenere la rotta’”.

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