Cronaca
24 Febbraio 2017
Violenta aggressione al gestore de Le Querce. Finisce in ospedale con un trauma cranico

Ristoratore preso a sprangate dai rapinatori

di Redazione | 2 min

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Violenta rapina con spranghe ai danni di un noto ristoratore della città, finito in ospedale con un trauma cranico. Vittima dell’aggressione è Gaetano Macciocchi, 56 anni, gestore del ristorante pizzeria Le Querce, all’interno del Cus in via Gramicia.

Il ristoratore stava chiudendo l’attività all’una e un quarto, come tutte le sere. Ma la notte tra giovedì e venerdì non è stata come tutte le altre. Uscito dal retrocucina, il tempo di chiudere a chiave la porta e dirigersi verso la macchina che due uomini lo hanno assalito.

I due rapinatori, con il volto travisato da una sciarpa, sono sbucati dal nulla. Probabilmente erano appostati lì da tempo, approfittando dell’ombra e della vegetazione per nascondersi in attesa dell’uscita dell’ignara vittima.

Entrambi erano armati di spranga. E non si sono fatti remore nell’usarle. Lo hanno colpito con due sprangate in testa finché il gestore non è caduto a terra. Poi gli hanno preso il portafoglio, dove era custodito l’incasso della serata, circa 2.500 euro, e si sono dati alla fuga a piedi verso il parco Urbano.

Chiamati i soccorsi e le forze dell’ordine, il 56enne è stato trasportato all’ospedale di Cona dove gli hanno diagnosticato un trauma cranico. E’ stato dimesso con qualche punto e una prognosi di 7 giorni. Nel pomeriggio andrà a formalizzare la denuncia ai carabinieri, giunti sul posto già nella notte per i primi rilievi.

“Non hanno detto niente, hanno picchiato e basta – ci racconta Macchiocchi, ancora scosso dall’accaduto -. Non è la prima volta che veniamo derubati, ma è la prima volta che subisco un’aggressione personale. Non mi stupisco, viviamo in un mondo così… Credo che i rapinatori siano passati per il campo da golf e si siano appostati fino al mio arrivo. Non so se conoscessero già le mie mosse, negli ultimi giorni non abbiamo notato nessun movimento sospetto. Il tutto è durato un paio di minuti, ma sono ancora dolorante”.

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