L’Ausl di Ferrara “chiede in prestito’ un dirigente amministrativo da Modena, al costo di 65mila euro, e la mossa trova la critica del Comitato Salvaguardia ospedale del Delta, per mano del suo portavoce Nicola Zagatti.

“Siamo basiti  – scrive Zagatti -. Ma era proprio necessario dato il processo di unificazione Ausl-Aosp in corso? Non era possibile fruire delle professionalità già in forza presso le due aziende sanitarie ferraresi risparmiando così 65mila euro? La popolazione della provincia di Ferrara è dal 2013 che è sottoposta a continue “riorganizzazioni” che si traducono in ridimensionamenti dei servizi sanitari per i cittadini. Riteniamo che l’importo di 65.000 euro in un anno sia una cifra importante, una cifra che a nostro avviso poteva essere investita in personale sanitario oppure in attrezzature sanitarie: chiediamo il perché di questa scelta all’Ausl di Ferrara”.

Il comando del dirigente dall’azienda modenese a quella ferrarese viene richiesto – si apprende dalla delibera dell’Ausl – per la particolare attività che sarà chiamato a svolgere: la sperimentazione di “una attività di verifica ed audit al nell’ambito dei percorsi amministrativi funzionali all’applicazione delle procedure tecnico contabili indicate nelle istruzioni operative aziendali elaborate ai sensi del Percorso regionale Attuativo della Certificabilità (PAC), previsto dal D.M. 1/03/2013, approvato dalla Regione Emilia Romagna con delibera di Giunta n. 150/2015”.

La motivazione per cui viene richiesta una risorsa esterna “diversa da quelle già presenti in Azienda è motivata dalla necessità di garantire la massima imparzialità alle procedure di controllo interno che dovranno essere attivate”.