Questa penultima domenica di febbraio, nell’ambito del Festival del Teatro Dialettale che si svolge ogni anno alla Sala Estense sotto l’ègida del Comune di Ferrara, ha fatto riportare alla Straferrara, sul tradizionale e storico palcoscenico della Sala Estense, una bella commedia cavallo di battaglia del compianto Giorgio Golinelli, medico-drammaturgo ferrarese nella migliore tradizione ‘dei Mario Tobino’.

Si tratta de ‘La Braghinàra’ ovvero ’na giurnàda tranquìla’, con ulteriore sottodefinizione: ‘commediaccia lirica in tre atti’. ‘La Braghinàra’, nel miglior e più puro stile golinelliano, comprende tutte le sue inventiones teatrali che, vieppiù, contengono quei suoi così cari principi etici, per lui sempre imprescindibili, sia nella professione che nell’Ars drammaturgica.

Nel corso dell’evento, chi scrive ha ricordato la figura di Giorgio Golinelli, scomparso quasi 11 anni fa, alla presenza commossa, in sala, tra il pubblico, della moglie Germana.

Tra i protagonisti della ancor attualissima commedia, figurava, fino alla scomparsa, Beppe Faggioli, il grande capocomico che ha lasciato le scene della vita poco più di 3 anni fa. Si è  quindi trattato di un doppio malinconico ricordo di due grandi della drammaturgia popolare ferrarese ‘tota nostra’.

Gremito di pubblico affezionato ed entusiasta, come sempre, il teatro di piazzetta Municipale e, comunque, bravi  e brillanti le attrici e gli attori della ottantacinquenne Straferrara, diretti e coordinati da Cici Rossana Spadoni Faggioli, figlia di Ultimo e moglie di Beppe, grande professionista e grande donna: gli anni ed il dolore non hanno fiaccato la sua bravura, la sua freschezza di recitazione sempre adeguati.

Nel nome dell’Ars Scaenica, la grande magia di Eduardo, lei va avanti, per non dimenticare di ricordare.