Occhiobello
19 Febbraio 2017
Penultimo appuntamento con la stagione del Teatro Comunale di Occhiobello

I conigli non hanno le ali… e neanche i genitori

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Giovedì 18 si riunisce il consiglio comunale

Occhiobello. Giovedì 18 aprile alle 19.30, si riunisce in municipio il consiglio comunale. All’ordine del giorno: approvazione modifica dell'articolo 7 dell'accordo di pianificazione ai sensi dell'art. 6 della legge regionale 11/2004 approvato con...

Tre appuntamenti per il gruppo di lettura di Santa Maria Maddalena

Santa Maria Maddalena. Il gruppo di lettura della biblioteca di Santa Maria Maddalena ha in programma tre appuntamenti mensili per discutere di romanzi e letteratura. Lunedì 22 aprile alle 17, gli amanti della lettura si confronteranno su La ricamatrice di...

Asta pubblica per un alloggio Erp

Va all’asta su una base di 41.740,38 euro un alloggio Erp a destinazione residenziale. Si tratta di un fabbricato a schiera, in via Savonarola 56, a Occhiobello

di Federica Pezzoli

Occhiobello. Per il penultimo appuntamento della stagione, venerdì 17 febbraio al teatro comunale di Occhiobello è andato in scena “I conigli non hanno le ali”, scritto e diretto da Paolo Civati, e interpretato da Francesca Ciocchetti e Cristian Giammarini.

Lucas, dieci anni, primogenito di Richard e Marianne, lancia dalla finestra il suo coniglietto dopo avergli fatto indossare le sue mutande con la S di Superman. Quel povero animale, batuffolo delicato e indifeso, è l’emblema della famiglia che i genitori hanno immaginato quando hanno deciso di sposarsi.

Un progetto fragile, cui sacrificare mano a mano piccole dosi di se stessi nel nome di un non meglio precisato amore, per scoprire alla fine che la convinzione di essere speciali, unici, diversi da tutti gli altri è scomparsa e al suo posto è rimasta la normalità di una casa con giardino e un lavoro sicuro, ma ordinario: due persone che si forzano per stare insieme perché “ormai è così”.

Sulla scena ascoltiamo il crescere di questa subdola frustrazione e percepiamo una violenza strisciante, nei gesti, nelle considerazioni, negli atteggiamenti, nel modo di discutere e rinfacciarsi piccoli compromessi e brandelli di vita. Le vittime, come purtroppo spesso accade in questi casi, sono i figli, Lucas e Sara, costretti a “respirare” il disagio della vita famigliare fra le mura domestiche: l’aggressività e il disprezzo di uno e l’ingordigia dell’altra sono una richiesta d’attenzione che i genitori non capiscono o non vogliono capire. Infine, in un attimo, uno qualunque e nello stesso tempo l’ennesimo di una lunga serie, la violenza silente, esplode all’esterno, improvvisa, ma non imprevedibile.

“Con questo testo io, Francesca e Cristian abbiamo cercato di scandagliare quell’attimo, cosa nasconde, cosa può succedere dentro una coppia all’apparenza normale, quali tasselli saltano”, ha spiegato Civati nell’incontro con il pubblico al termine dello spettacolo.

La narrazione avviene senza riferimenti temporali precisi, in un presente interrotto da flashback, recitati o sonori, sulla vita della coppia, segnalati da sapienti cambi di luce, e i vari passaggi sono collegati dalle musiche originali di Valerio Camporini Faggioni, mai scontate o invasive. Tutto avviene in una scena vuota e tetra: sul palco lo spazio d’azione degli interpreti è delimitato da una serie di calici nei quali per tutta la durata dello spettacolo cadono dall’alto gocce d’acqua, simbolo forse della monotonia della vita dei protagonisti o di esistenze che fanno acqua da ogni parte, forse dell’incedere del tempo o di quei tanti piccoli episodi quotidiani che, goccia dopo goccia, fanno perdere il controllo.

Ottima prova dei due interpreti in scena, Francesca Ciocchetti e Cristian Giammarini, capaci di rendere i loro personaggi duri e fragili, innamorati e soli, allo stesso tempo. Con “I conigli non hanno le ali” Civati si interroga, senza trovare risposte univoche e senza dare troppo facili giudizi, la difficoltà di (questi) genitori. Più che sviluppare i temi della genitorialità e delle relazioni di coppia, lancia al pubblico spunti di riflessione perché se ne percepisca la complessità.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com