Eventi e cultura
19 Febbraio 2017
L'autrice ferrarese ospite a Saragozza per presentare la versione spagnola del suo ultimo lavoro

La poesia di Rita Marconi vola in Spagna

di Redazione | 3 min

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Rita Marconi

di Giuseppe Malatesta

Il Centro Culturale ‘Joaquin Roncal’ di Saragozza ha ospitato sabato l’autrice ferrarese Rita Marconi, in occasione del lancio di Hebras de Fábula, versione spagnola del suo ultimo lavoro Fili di fiaba, raccolta di poesie edita da Este Edition.

L’evento, organizzato dalla Dante Alighieri di Saragozza, ha potuto contare sulla presenza di Marta IbarzRic, filologa e curatrice dell’opera e la pittrice Alberta Grilanda, che ha esposto le sue calcografie accompagnando la traduzione di Andrea Brocanelli.

“E’ stata mia figlia, che vive e lavora in Spagna come traduttrice, a presentarmi Brocanelli durante uno dei miei frequenti viaggi in Spagna” ci racconta Rita con tanto entusiasmo. “Con lui c’è stata un’immediata sintonia: durante una conversazione in una sala da tea di Saragozza gli ho proposto di leggere il mio ultimo libro di poesie, poco tempo dopo, è nata la proposta di realizzarne una traduzione in spagnolo. Abbiamo lavorato insieme alla presentazione: è la prima volta che sono invitata all’estero e naturalmente l’emozione è alle stelle”.

Come nasce la passione per la poesia?

“Io sono solita chiamarlo amore per la poesia, poiché è una presenza che mi accompagna fin da bambina, quando imparavo a memoria le poesie sul libro di lettura. Per me era una piccola magia e tutte quelle belle parole mi sono rimaste dentro. Intendo dire che è importante leggere la poesia per conoscerla ed amarla”.

“Porto sempre con me un quadernino e una matita, quasi ogni giorno annoto un pensiero o un’immagine e ci lavoro su, per fissarla in versi”.

Il suo esordio letterario risale a Viottoli azzurri, raccolta di poesie molto apprezzata al Premio Venilia 2001, pubblicata grazie all’interesse dell’editore e critico letterario Stefano Valentini per la Venilia Editrice di Padova. I suoi versio ggi si sposano spesso con altre forme d’arte, dalla musica alla pittura, dal disegno alla scultura.

“Una scelta legata ad incontri, talvolta casuali. Non è banale dire che le cose importanti capitano spesso per caso. Per caso ho conosciuto il compositore Leonello Capodaglio, che ha musicato diverse mie poesie, ora raccolte su cd. Sempre per caso ho conosciuto l’artista Alberta Grilanda, che ha illustrato due delle mie raccolte. In fondo penso che per la poesia valgono le stesse regole della vita, si cammina insieme”.

Nata ad Argenta, Rita si stabilizza a Ferrara dopo vari trasferimenti in Italia e all’estero, trovando in città la sua dimensione artistica, tra incontri culturali, manifestazioni e rassegne. Da anni socia del Gruppo scrittori ferraresi (“grazie alla cara Gianna Vancini”) ha collaborato spesso con la Biblioteca Ariostea, partecipato a varie iniziative presso la parrocchia di San Benedetto ed è stata tra gli ospiti di Autori a corte.

“Penso che Ferrara offra degli spazi di incontro – conclude – ma può ancora crescere. Il punto debole? In fondo la poesia rimane di nicchia, quasi per amatori solitari. Io penso invece che possieda una grande forza comunicativa, che bisogna trasmettere a tutti, soprattutto ai giovani”.

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