Cento. Il Carnevale di Cento – in scena nel centro storico guerciniano con maschere e creature di cartapesta che sfilano nel corso principale, accompagnate dai carri da cui vengono lanciati dolci e caramelle per grandi e bambini – oltre ad essere un’occasione di gioia e di festa, costituisce un momento delicato per le forze dell’ordine, consapevoli del fatto che una così imponente concentrazione di persone tra uomini, donne e bambini in aree così ristrette rappresenta un indubbio obiettivo sensibile considerato il delicato momento storico a livello internazionale.

In quest’ottica, in supporto agli uomini delle forze dell’ordine schierati a Cento nei servizi straordinari per l’ordine e la sicurezza pubblica, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Ferrara ha previsto l’impiego di unità dei Reparti speciali dell’Arma, provenienti dal 5° Reggimento Carabinieri di Bologna, particolarmente addestrati nella prevenzione ed, eventualmente, nella reazione agli attacchi di matrice terroristica.

La costituzione di tali reparti, strutturati in Aliquote di Primo Intervento (Api) e in Squadre Operative di Supporto (Sos), è scaturita dall’analisi svolta dall’Arma dei Carabinieri sulle modalità di esecuzione degli attacchi terroristici in Francia, e sono preposte a svolgere appunto un primo intervento qualitativamente superiore, sia in termini di addestramento sia in termini di equipaggiamento e di armamento, per di assicurare un’efficace e immediata reazione in caso di attentati.

Le squadre operative potranno essere osservate oggi, domenica 19 febbraio, a Cento, soprattutto durante la sfilata dei carri allegorici, a bordo dei mezzi in loro dotazione. Questi carabinieri viaggiano su veicoli blindati Land Rover Discovery, indossano tute di colore blu scuro da ordine pubblico, sono dotati di scudi, spray, giubbotti antiproiettile, impugnano pistole Beretta 92 F, fucili d’assalto AR 70/90 e Heckler & Koch. Le direttive loro impartite sono chiare: “Intervenire solo in caso di attacchi terroristici o in situazioni molto delicate che richiedano la mano ferma degli specialisti”.