Codigoro
19 Febbraio 2017
Il codigorese Tagliati assunto in Veneto, ma la laurea non si trova. Sospeso dal servizio per sei mesi

Falso architetto lavora come dirigente in Regione

di Redazione | 2 min

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La sede della Regione Veneto

Codigoro. Lo scandalo dei dirigenti senza laurea in Regione Veneto sconfina nella provincia ferrarese. C’è anche un codigorese, infatti, tra i dirigenti pubblici che hanno millantato una laurea che, in realtà, non risulta conseguita.

Nel mirino, oltre Giovanni Artico di Cessalto in provincia di Treviso, c’è Enrico Tagliati, 66enne di Codigoro, ormai ex responsabile della segreteria della Commissione di salvaguardia di Venezia. Il sedicente architetto ha segnalato in curriculum una laurea in architettura conseguita nell’80 allo Iuav di Venezia con una tesi in restauro urbano.

Dagli accertamenti, però, di questo attestato non c’è traccia negli archivi dell’Università. La sua carriera scolastica si ferma al diploma da geometra. La sua assunzione nella pubblica amministrazione risale comunque al ’95, quando non era obbligatoria la laurea per svolgere questo tipo di incarico. Ed è proprio il fatto di essere stato assunto in Regione come geometra, e non come architetto, la sua tesi difensiva, pur sostenendo di essere regolarmente laureato.

Una attenuante che non gli è costata il licenziamento ma la sospensione dal servizio per sei mesi. Il provvedimento disciplinare è stato adottato ad ottobre quindi a marzo Tagliati potrebbe già tornare a lavoro. Ma, in vista dell’imminente pensione prevista a settembre, è facile ipotizzare che non rientrerà più in servizio.

Intanto spetterà alla Procura e alla Corte dei Conti fare chiarezza sul suo caso e su quello del collega. Anche se i controlli a tappeto nella Regione Veneto voluti dal presidente Luca Zaia proseguiranno per definire altre tre situazioni ambigue e per verificare i requisiti dei nuovi assunti, per evitare ulteriori e spiacevoli situazioni che tirano in mezzo falsi laureati.

Interpellato dalla redazione di Estense.com, Enrico Tagliati si chiude nel silenzio della sua casa di Mirano (Venezia) dove abita da più di 30 anni: “non se la sente di rispondere” ci fa sapere una voce femminile al telefono.

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