Attualità
15 Febbraio 2017
Il prontuario verrà presentato giovedì ai commercianti. Il consiglio è di non reagire e assecondare il malvivente

Cosa fare durante una rapina? Ecco il vademecum per la sicurezza

di Redazione | 3 min

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Il primo prontuario sulla sicurezza delle attività commerciali nasce a Ferrara. Si tratta di un vademecum che raccoglie raccomandazioni pratiche e consigli utili su come comportarsi prima, durante e dopo un fatto criminoso.

L’intuizione è di Ascom Confcommercio, che ha redatto le venti pagine della guida. Sono 2.500 le copie previste ed entro fine mese saranno distribuite capillarmente in tutte le attività commerciali della città.

“L’idea è nata da esperienze di carattere personale: questa città ultimamente sta soffrendo una crescita di fatti di criminalità, anche spicciola”, spiega il presidente provinciale di Ascom Ferrara Giulio Felloni. Così, dopo il caso del rapinatore messo in fuga dall’inaspettata reazione di una commessa, “mi son chiesto se davvero sapessimo come ci si debba comportare, e ho telefonato al prefetto”. Lo anticipiamo: in caso di rapina il consiglio è di non reagire affatto, anzi di assecondare il malvivente.

La collaborazione con le forze dell’ordine ha portato così alla costituzione di un tavolo di riflessione tra Ascom, polizia di Stato e Arma dei carabinieri. “Un risultato notevole”, fa sapere il tenente collonello dei carabinieri Marco de Martino. Le regole di prudenza sono “accorgimenti che possono sembrare ovvi, come svuotare la cassa ogni tre ore” interviene Matteo Musacci, presidente regionale Fipe, “ma che pochi seguono”. Non si tratta di “filosofie o massimi sistemi”, continua de Martino, “sono risposte pratiche”.

La prevenzione, ad esempio, inizia ancor prima di entrare in negozio, ed inizia dal mantenere rapporti di collaborazione costanti con le forze dell’ordine e il vicinato. Anche l’allestimento delle vetrine e l’arredamento interno giocano un ruolo importante: “sono regole di prudenza che potrebbero quasi avere un’azione deterrente”, avanza Felloni.Ci sono indicazioni anche per affrontare l’emergenza: “non reagire, perché è sempre un rischio”, e poi non rincorrere né cercare di bloccare il criminale, evitare l’uso di armi, limitare al minimo i movimenti e memorizzare quanti più dettagli per l’attività di indagine che ne seguirà.

“Sono consigli che illustreremo domani a imprenditori e dipendenti: non siamo insegnanti, vogliamo far presente certe piccole accortezze che fanno la differenza e costituiscono un esempio di sicurezza partecipata”, spiega il dirigente della Squadra Mobile Andrea Crucianelli. L’appuntamento è per giovedì 16 febbraio, in Camera di Commercio a partire dalle 14.30.

“Parlo per esperienza”, evidenzia Musacci, “non c’entra soltanto la refurtiva, una rapina ha effetti psicologici importanti sulla persona che la subisce, e sull’intera sicurezza della città”. Una città e un territorio che “solo se percepiti sicuri possono essere vivibili e fruibili dai cittadini nel senso più ampio del termine ed appetibili da investitori e turisti”, chiosa Felloni.

Intanto la guida ha già riscosso l’adesione dagli uffici nazionali di Ascom e Fipe e si appresta ad essere esportata in tutta la regione.

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