Lettere al Direttore
15 Febbraio 2017

Caro Renzi, altro che due-tre banchette

di Redazione | 2 min

“E’ sembrato per mesi che il problema fosse soltanto di due-tre banchette toscane”. Con queste parole ieri il signor Renzi ha liquidato uno degli innumerevoli errori commessi durante il suo, breve ma devastante, periodo di governo del Paese.
Egli dunque non ha capito che dietro le “banchette” si azzeravano moralmente in modo proditorio oltre 100.000 famiglie, dedicando loro due orette di una domenica sera d’autunno.
Egli dunque non ha capito che assieme alle persone stava demolendo la fiducia degli italiani nel sistema bancario creando in un attimo un vulnus insanabile per anni ed un danno economico colossale.

Egli dunque non ha capito che di questi tempi nessuno più tollera che la ragion di stato prevarichi i diritti di singoli cittadini anche i più umili ed indifesi lo fanno già abbastanza i miliardari senza il freno di una politica sana e poi parlate di populismi e voi cosa siete lì per diritto Divino?

Egli dunque non ha capito, infine, che per ottenere la ribellione di una intera nazione possono bastare anche solo due o tre banchette toscane o no (si ripassi la geografia) se fosse più modesto e riflessivo capirebbe il ruolo avuto dal suo gesto anche nella sua debacle del 4 dicembre.
Se il nostro avesse mai avuto in vita sua una esperienza di lavoro “vero” saprebbe che per costruire un sistema fiduciario occorrono anni ed anni per distruggerlo un solo atto.

Se il nostro, invece di nascondersi dietro immensi cordoni di polizia, avesse accettato di guardare negli occhi le delegazioni di azzerati come fanno gli uomini veri vi avrebbe letto il grave errore commesso, sempre che il suo vacuo orgoglio lo avesse consentito.
Con la sua dichiarazione il Rignanese dimostra che una sola cosa egli ha al pari dell’arroganza ed è il “cinismo” nel 2000 avanzato la gente odia la prima ed aborre il secondo.”

No salva banche

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