Prosegue la polemica sui dati del turismo a Ferrara tra l’amministrazione comunale e l’Ascom-Confcommercio. Dopo il botta e risposta dei giorni scorsi, tocca ora a Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom, prendere la parola. Lo fa continuando ad evidenziare i punti che vengono ritenuti critici, ma cercando anche di smorzare i toni: “L’Amministrazione ‘vive’ come un affronto il fatto che Ascom muova osservazioni o critiche – dice Felloni -: non è volontà di delegittimare qualcuno ma semplicemente il nostro lavoro nelle materie che istituzionalmente ci competono (commercio, turismo e servizi). E continueremo a farlo”.
“Sì, è vero: in un contesto economico-sociale non esente da problematiche che faticano a trovare una compiuta soluzione, i dati sul turismo sono certamente una delle poche note positive – afferma Felloni -. Abbiamo sollevato una questione relativa alla presenza di alcune tipologie di turismo per fare un ragionamento sul mercato turistico del nostro territorio. Discutere di tale andamento per noi non significa celebrare acriticamente una conferenza stampa convocata su dati che l’Amministrazione non ha condiviso in precedenza con le categorie; vogliamo piuttosto confrontarci prima e considerare insieme quali azioni intraprendere, e discutere dell’efficacia e dei margini di miglioramento di mostre ed eventi in città. Questi confronti si preferisce evitarli: da quando è stata introdotta la tassa di soggiorno chiediamo una sede per valutare come vengano esattamente impiegate queste risorse, frutto del lavoro delle imprese, ma l’assessore al Turismo ha sempre eluso la questione”.
“Il sindaco ha toccato il punto – prosegue il presidente di Ascom -: capiamo che queste risorse siano state fondamentali per il buon esito della mostra dell’Orlando Furioso, ma riteniamo che la larga parte di questa somma (650mila euro a bilancio per il 2017) debba andare indirizzata al marketing turistico, anche e soprattutto attraverso Visit Ferrara, il consorzio turistico pubblico-privato che con tutte le organizzazioni economiche sosteniamo anche attraverso la Camera di Commercio. Se è vero che la presenza del turista mordi e fuggi in città ha aiutato le statistiche e qualche struttura ricettiva (e dobbiamo lavorare per intercettare pure questo mercato), altrettanto vero dai dati è il calo dei pernottamenti medi (anche malgrado la mostra), e la diminuzione delle presenze di alcuni mercati importanti (olandese, spagnolo, svizzero, francese). Sulla buona tendenza di crescita del mercato italiano è d’altra parte giusto investire, sfruttando la sua più diretta accessibilità”.
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