Masi Torello
12 Febbraio 2017
Rita D'Orsogna a Masi. Ferraresi (M5S): “Governo di centrosinistra ha fatto peggio di quello di centrodestra”

“La lotta contro le Trivelle è una lotta per la vita”

di Redazione | 3 min

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(foto di archivio)

di Pietro Perelli

Masi Torello. “Vi ringrazio per la partecipazione, sappiate che per le buone cose sarò sempre con voi”, inizia con questo messaggio del sindaco Riccardo Bizzarri (assente per malattia) l’incontro organizzato da M5S, comitati No-Triv e ambientalisti ferraresi.

L’obbiettivo della serata – tenutasi nella biblioteca di Masi Torello, territorio interessato dal permesso di ricerca “ Portomaggiore “e dall istanza di pozzo esplorativo “Malerbina 1” – è quello di elaborare assieme a Maria Rita D’Orsogna, attivista ambientalista e professoressa di fisica presso la California State University, a Vittorio Ferraresi, parlamentare M5S, e Franco DelleVacche, presidente del Consorzio di Bonifica, nuove strategie di opposizione alle trivellazioni per estrazione idrocarburi.

“Con il Decreto Sblocca Italia – dice Ferraresi – il governo di centrosinistra ha fatto peggio di quello di centrodestra sbloccando in realtà solo alcuni portafogli, è andato contro le direttive europee, ha lasciato alla più completa distruzione e in mano alle lobby il nostro territorio”. Il deputato racconta poi tutto l’iter che i pentastellati portano avanti in parlamento e spiega come “la  normativa italiana sia debole e piena di falle che favoriscono i grandi investitori pieni di interessi nella ricerca di idrocarburi” e di come sia “già pronto un programma del Movimento che è volto alla diminuzione del consumo di idrocarburi partendo dalla diminuzione degli sprechi per arrivare alla loro completa sostituzione con energie rinnovabili entro il 2050″.

Anche il presidente del Consorzio di Bonifica si schiera contro le trivellazioni perché “estrarre gas sotto il nostro territorio favorisce la subsidenza (movimento di abbassamento di una superficie) e, anche se non sappiamo per certo se favorisca o meno eventi sismici, siamo già a conoscenza dei problemi idrici che può causare in un territorio che per quasi il 50% si trova sotto il livello del mare”.

Infine racconta la sua storia personale e di attivista ambientale la professoressa Maria Rita D’Orsogna che dal 2007 lotta contro le trivellazioni sulla costa abruzzese. “Quando seppi della cosa ero in America, dove lavoro, e non ci dormii la notte, decidendo di iniziare a pensare, scrivere qualcosa con cui potessi essere utile da lontano”.

Portando il suo esempio personale, D’Orsogna cerca di dare indicazioni generali, utili a chiunque sia organizzato o si stia organizzando per opporsi a situazioni simili alla sua. Ricorda per esempio che “queste lotte non finiscono mai, per quanto possa non piacere, sono lotte per la vita” e che “si deve continuare a lottare senza accettare compromessi”.

Infine, conclude, “non si ha la certezza scientifica che le trivelle portino sismicità indotta, ci sono però alcuni studi scientifici che hanno affrontano il caso tentando capire se ci sono correlazioni. In ogni modo, non credo sia il caso di rischiare anche perché i vantaggi economici che ne deriverebbero per i cittadini sono nulli”.

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