Incendio nella notte in via Gerusalemme Liberata
Intorno alla mezzanotte un appartamento in via Gerusalemme Liberata è andato a fuoco, non si sono ancora accertate le cause ma l'innesco potrebbe essere dovuto all'esplosione di una bombola del gas
Intorno alla mezzanotte un appartamento in via Gerusalemme Liberata è andato a fuoco, non si sono ancora accertate le cause ma l'innesco potrebbe essere dovuto all'esplosione di una bombola del gas
I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
La Procura di Ferrara ha nuovamente chiesto l'archiviazione per l'allora direttore del distretto Sud-Est dell'Ausl di Ferrara e per un'operatrice telefonica del 118, inizialmente indagati per omicidio colposo relativamente alla morte di Francesco D'Antoni, deceduto ad Argenta il 20 marzo 2021 per infarto miocardico acuto
Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale
È un guanto di sfida quello che l'avvocato Fabio Anselmo lancia al sindaco Alan Fabbri, a cui chiede di uscire "dalla bolla dei social" e presentarsi "davanti alla città per un confronto pubblico dove misuriamo le idee e la visione della Ferrara dei prossimi cinque anni"
di Silvia Franzoni
È una vera e propria dichiarazione di intenti quella del Gruppo risparmiatori associati Carife, riuniti in conferenza stampa in Municipio. Sono circa in 20, e usano parole pacate, ma definitive. Sul tavolo fa bella mostra di sé un foglio stampato che recita l’articolo 47 della Costituzione: ‘la Repubblica disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito’. “E allora, quel 22 novembre, la risoluzione, tutto era già incostituzionale” spiega il prof. Ubaldo Ferretti, tra gli applausi. “Non vogliamo più chiedere, vogliamo proporre e ottenere”, tuona Alberto Dolcetti.
“Gli errori di Carife sono stati diversi”, è lo j’accuse dei relatori, “dagli investimenti esterni alla provincia, e in aziende poco buone, all’introiettamento di banche minori, ma la crisi ha colpito anche le banche di altri Paesi”. In Francia e Germania il finanziamento pubblico ha salvato le banche, “in Italia i governi, soprattutto l’ultimo, ha avviato un’inventata ingegneria finanziaria che ci ha portato fino al bail-in, ma noi eravamo impreparati”. Quanto si denuncia è una “responsabilità che è troppo presto dire tutta bancaria”, continua Dolcetti, “perché Banca Italia sapeva tutto dal 2009 e poi Mps, CariCesena e le Banche venete hanno trovato altre vie d’uscita. Perché a noi hanno riservato il trattamento peggiore? Con quale coraggio ci chiamano speculatori?”.
Trentamila famiglie ferraresi. È su queste che pesa l’azzeramento Carife, ed è questo interesse collettivo che il Gruppo prende sulle spalle. Le richieste sono due: per gli obbligazionisti, “l’elevamento della soglia di reddito per il ristoro e l’emanazione del decreto attuativo per l’avvio della procedura di arbitrato”; per gli azionisti “il ripristino dello stato di socio da valere nei futuri rapporti con la banca acquirente, per favorire il ritorno dei soci estromessi”.
“Ci hanno buttato fuori, emarginato, e per quale colpa? Aver avuto fiducia nei 160 anni positivi di Carife”, continua. E il discorso si fa politico: “Vogliamo essere partitici, gli uomini quando agiscono lo fanno politicamente e noi vogliamo alleanze giuste”. Per questo le prossime iniziative saranno in Provincia, per “parlare coi sindaci”, con il territorio.
La grande delusione è targata Partito Democratico: “Non tutto – precisa Ferretti – perché c’è chi ha la testa sulle spalle, sulle nostro linee ci sono sindaco e vicesindaco di Ferrara”. Ma gli altri sono da “far rinsavire”. E c’è chi è ormai è irrecuperabile. “Inaffidabile perché ha sbefanato i risparmiatori ferraresi”: si fanno nomi e cognomi, e sono quelli dei consiglieri regionali Paolo Calvano e Marcella Zappaterra; ma soprattutto, il nome fra i nomi è quello del consigliere economico del governo, Lugi Marattin. “Vogliamo un progetto politico che sia economico e che sia per il territorio” tuona Ferretti, aggiungendo non senza polemica che “il viceministro Morando l’aveva accennato, e adesso questo piano dov’è? Lo ha fermato forse Marattin?”.
Ora all’orizzonte c’è Bper. “Cosa più che positiva”, fanno sapere, “noi cercheremo di portare a Ferrara tutto il possibile”. E se la banca popolare di Modena sarà il prossimo interlocutore, “noi ci andiamo coi piedi di piombo e vogliamo un rapporto alla pari”.
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