Politica
9 Febbraio 2017
Mancano i fondi per rendere alcune arterie percorribili in sicurezza. Tagliani: “Non arriveranno nemmeno i 480mila euro di fondi regionali”

Strade provinciali a rischio chiusura

di Redazione | 2 min

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“Se servirà inizieremo a chiudere delle strade per garantire l’incolumità dei nostri cittadini”. È stata illustrata questa mattina (mercoledì 8 febbraio), durante la seduta del consiglio provinciale, dal dirigente Lavori Pubblici Massimo Mastella la critica situazione della rete viaria provinciale che necessiterebbe di cospicui investimenti per essere resa sicura, investimenti che la provincia, a causa dei pesanti tagli governativi subiti, al momento non è in grado di garantire.

Per sanare tutte le criticità degli oltre 850 km della rete viaria provinciale, come già annunciato nelle scorse settimane, servirebbero all’incirca 40 milioni di euro, una cifra assolutamente impossibile da finanziare per l’ente provinciale. Per tale motivo, i tecnici hanno elaborato una mappa della pericolosità delle strade provinciali per cercare di intervenire, con le poche risorse a disposizione, nei tratti più critici. “Lo scorso anno la Provincia- spiega l’architetto Mastella- ha finanziato 1,3 milioni di euro di interventi ma, per il 2017, visti gli ulteriori tagli, l’Ente riuscirà ad appaltare lavori per un massimo di 750mila euro, cifra derivante da fondi statali. Non arriveranno nemmeno i 480mila euro di fondi regionali, annunciati nei mesi scorsi, poiché la Regione si trova a dover far fronte ad un’armonizzazione di bilancio richiesta dal patto di stabilità”.

“Viste le grosse criticità di alcune strade, che rendono assai pericoloso il transito per molte categorie di veicoli, credo che, nell’impossibilità di intervenire, sia giusto chiuderle in primis per evitare tragici incidenti”. È questa la richiesta che il consigliere Alberto Bova ha avanzato durante la seduta.

E’ più o meno la stessa proposta-minaccia che avanzò nel 2014 Marcella Zappaterra, quando era presidente della Provincia, sottoponendola anche al prefetto Michele Tortora.

“Considerando le continue sollecitazioni indirizzate al Governo e all’Unione delle Province Italiane, sollecitazioni puntualmente cadute nel vuoto- continua Bova-, credo che sia necessario e giusto attuare una forma di protesta che preveda la chiusura di interi tratti viari, in modo che siano gli stessi cittadini a scendere in piazza contro questa situazione. Tale protesta deve essere messa in atto al più presto per evitare altri incidenti mortali”.

Proposta che sembra fare breccia anche nel pensiero del presidente Tagliani. “Le criticità di alcuni tratti, come ad esempio la provinciale che attraversa il mezzano, la Sp65 che collega San Nicolò a Consandolo e la sp468R da Mirabello a Casumaro, sono ben noti, li c’è un tale grado di pericolosità che rende tali strade impraticabili già ora a diverse categorie di veicoli. Quindi- annuncia Tagliani-, non è escluso che tali tratti vengano quantomeno limitati o addirittura chiusi per precauzione fino a che non arriveranno le risorse necessarie per renderli sicuri”.

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