A casa della ex con falce e cesoie. “La voglio uccidere”
Si è presentato a casa della ex compagna armato di mazzetta da muratore, falce, scalpello e cesoia, molto probabilmente perché non aveva accettato la fine della loro relazione
Si è presentato a casa della ex compagna armato di mazzetta da muratore, falce, scalpello e cesoia, molto probabilmente perché non aveva accettato la fine della loro relazione
Prosegue il processo nato dall'inchiesta relativa alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019
Prima hanno ripetutamente spinto un addetto alla sicurezza, poi gli hanno rifilato un pugno al petto nel tentativo malriuscito di scappare con la refurtiva
La seconda persona è stata controllata in viale IV Novembre. Nascosta accuratamente all’interno di un fazzolettino sporco utilizzato per soffiarsi il naso, c'erano circa 5 grammi di hashish. Con sé aveva anche 480 euro in contanti. Per tale ragione l'uomo è stato denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio
Nella mattinata di ieri (venerdì 19 aprile) la Polizia di Stato ha identificato e denunciato due minori colti in flagranza di reato dopo un furto compiuto all’interno di un esercizio commerciale a Ferrara
Si è aperto ieri il dibattimento nel processo che vede un uomo di 59 anni accusato di aver molestato sessualmente la sua ex compagna e di averla disturbata ossessivamente con chiamate al telefono.
Secondo la donna – costituitasi parte civile nel processo tramite l’avvocato Paolo Bicocchi – dopo la rottura della relazione, l’uomo (difeso dall’avvocato Alessandro Bighi) avrebbe tentato un approccio di riavvicinamento abbastanza aggressivo, con ripetute chiamate al telefono tra il 2013 e il 2014, arrivando perfino a qualcosa di ben più grave come la violenza sessuale. Quest’ultimo episodio è risalente al dicembre 2013, quando – sempre secondo l’accusa – l’uomo sarebbe entrato senza permesso nell’abitazione di lei e le avrebbe chiesto un rapporto orale. Ricevendo un rifiuto, avrebbe preso a masturbarsi davanti alla donna.
La denuncia venne presentata a fine dicembre 2013, a cui seguì una integrazione per molestie nell’aprile 2014. Nella querela si dà conto anche della minaccia di ucciderle sia il cane che il figlio, vi sarebbero inoltre registrazioni delle conversazioni telefoniche consegnate ai carabinieri.
“Accuse non provate e frutto della fantasia della signora”, afferma il difensore dell’imputato.
Nell’udienza di ieri davanti al collegio composto dai giudici Luca Marini (presidente), Carlo Negri e Alessandra Testoni è comparso solo uno dei testimoni chiamati a deporre, il maresciallo che ricevette le denunce. Per sentire gli altri si dovrà attendere la prossima udienza, fissata per il 22 giugno.
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