Buongiorno.
la maggior parte dei cittadini ferraresi cade ancora nel “tranello nominalistico” che riguarda lo storico negozio di Piazza Municipale che vendeva spezie ed altri prodotti particolari.
Mi riferisco al recente articolo che dà conto della ricerca da parte del Comune di un nuovo gestore per l’ex “BAZZI E COLONIALI”.
Una precisazione di poco conto, per carità, che vi fornisco semplicemente per arricchire il “bagaglio storico” di chi per mestiere è chiamato ad informare i concittadini.
In una vetrina del negozio si legge ancora “BAZZI & C.” ed in quella attigua “COLONIALI”.
Per questo motivo, i ferraresi più giovani (ma anche quelli più anziani e meno informati) intendono che la “C.” di “BAZZI & C.” sottintenda il socio del Sig. BAZZI, ossia un certo “Sig. COLONIALI”.
Buffa coincidenza… ma invece quella “C.”, come è proprio di alcune società commerciali, indica i “COMPAGNI”, cioè gli innominati soci del Sig. BAZZI, mentre i “COLONIALI” sono niente meno che i prodotti che venivano venduti nel negozio: spezie ad altri prodotti esotici provenienti dalle COLONIE (inglesi, francesi, olandesi, ecc., fino a quelle italiane).
Un termine desueto che si ritrova in certe botteghe, come anche “DROGHE”, da cui prendevano il nome le innocenti DROGHERIE, e che oggi a vederlo farebbe accapponare la pelle.
In tempi lontanissimi l’attività era effettivamente del Sig. BAZZI e COMPAGNI.
Negli ultimi 40 anni di attività, invece, pur mantenendo il nome “BAZZI S.a.s.”, l’immobile e l’attività furono di proprietà del Sig. CASPER SARTEA, italiano di origine svizzera. La società in accomandita semplice “BAZZI S.a.s.” vedeva CASPER SARTEA come socio accomandatario e legale rappresentante (e di fatto unico gestore residente a Ferrara), e la bellezza di altri 26 soci accomandanti, molti a cognome SARTEA, cittadini svizzeri.
Si trattava di una formula economica e societaria del tutto particolare, partecipata da un “gruppo” di cointeressati secondo modelli famigliari ed usi d’Oltralpe (come accade similmente in Sud Tirolo).
E si dà il caso che questi Svizzeri fossero del Cantone dei GRIGIONI.
Per questo motivo, tra i ferraresi di 50 anni fa che parlavano il dialetto, il negozio veniva comunemente detto “i Grisùn” (i Grigioni).
Sperando di aver fatto cosa gradita, vi saluto cordialmente.
Roberto Giacometti
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