Politica
21 Gennaio 2017
Tagliani: "Situazione molto simile alla nostra, decisione di comune accordo con la controparte"

Derivato Dexia. Causa sospesa, si aspetta l’esito dell’appello di Prato

di Redazione | 2 min

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Ci sarà ancora da aspettare per conoscere l’esito della causa sul derivato Dexia, sottoscritto dal Comune nel 2002 e annullato in autotutela nel 2012 a fronte di ingenti perdite per l’ente locale.

“Di comune accordo con la controparte – rivela il sindaco Tiziano Tagliani – abbiamo deciso di sospendere la causa in attesa della sentenza di appello nella causa che vede coinvolto il Comune di Prato, molto simile a quella di Ferrara”.

Il Comune toscano aveva già vinto nel giugno 2015 la prima causa intentata da Dexia, con l’Alta Corte di Londra che aveva dichiarato la nullità del contratto in merito alla sottoscrizione di sei swap per violazione dell’articolo 30 del Testo unico della finanza (Tuf) a cui gli enti locali italiani – non essendo operatori qualificati – devono inderogabilmente sottostare, anche se la giurisdizione scelta in sede contrattuale è stata quella inglese. La società di credito ha poi appellato la sentenza.

I contratti di swap a Ferrara vennero sottoscritti a partire dal 2002 e fino al 2005 dalla giunta guidata da Gaetano Sateriale. I derivati erano legati all’andamento del tasso Euribor, all’epoca superiore al 6,5% che per un po’ di tempo garantì al Comune di Ferrara, fino al 2008, un utile di circa 135mila euro. La situazione cambiò dal 2009, con la crisi finanziaria che trasformò lo strumento finanziario in un vero e proprio boomerang per i bilanci comunali: dopo il tracollo dell’Euribor il contratto di swap cominciò a rappresentare un pesantissimo costo per il Comune di Ferrara, che nei tre anni successivi fu costretta a versare oltre 800mila euro alla banca di investimento inglese. Nel 2012 l’allora assessore al Bilancio Luigi Marattin annunciò la decisione di annullare il contratto in autotuela. Dexia ricorse al Tar prima e poi all’Alta Corte di Londra, dove la causa è ancora in corso ma oggi è, appunto, sospesa.

Nel frattempo il Comune ha sempre accantonato cifre ingenti per pagare il differenziale dei titoli e le spese legali nel caso di soccombenza nella causa o da liberare nel caso di vittoria. Al momento gli accantonamenti valgono circa 5 milioni di euro.

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