Spettacoli
16 Gennaio 2017
Il 20 gennaio inaugura la seconda parte della rassegna ‘Ferrara in Jazz’. Oltre 40 appuntamenti, una new entry elettronica e il workshop internazionale Smj in aprile

Il miglior jazz torna al Torrione, novità elettroniche per il 2017

di Redazione | 3 min

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Dopo la pausa natalizia e la grande soddisfazione di pubblico dei primi mesi della diciottesima edizione di ‘Ferrara in Jazz’, torna la musica al Torrione S. Giovanni, uno dei migliori ‘Jazz Vanues’ al mondo secondo lo statunitense DownBeat Magazine. E torna con una programmazione di 44 serate, tre a settimana, dal 20 gennaio al 28 aprile.

Il fascino del Torrione ha conquistato l’America ma il Jazz Club deve il suo prestigio “alla proposta di grande qualità, perché può essere il posto più bello del mondo, ma se non c’è qualità non vale nulla”, sottolinea il vicesindaco Massimo Maisto. E i nomi in calendario, infatti, hanno vinto solcato i palchi di mezzo mondo e vantano riconoscimenti internazionali, sono i migliori musicisti jazz: da Steve Coleman a Roberto Gatto, da Regina Carter a Dave King, da Micheal Blake a Jacques Morelembaum, solo per citare alcuni dei protagonisti dei main concert.

“Il palinsesto ha una certa continuità con il passato e vuole esplorare più linguaggi della musica contemporanea” evidenzia Francesco Bettini, direttore artistico ‘Ferrara in Jazz’, “così andiamo dal blues all’afrobeat”. Si inizia venerdì 20 gennaio con l’organ trio formato da Larry Golding, Peter Bernstein e Bill Stewart e poi ogni settimana appuntamenti per ogni palato – i live sono preceduti da cene che ne richiamano le sonorità, gusti cubani per i ritmi carioca (venerdì 3 e venerdì 31 marzo) o cucina ebraica per la world music dei Naigartèn Klezmer (il 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria).

La grande eterogeneità della rassegna spinge a titolare gli appuntamenti: ci saranno i ‘Monday Night Raw’, le infuocate jam session dei protagonisti della scena europea; poi le serate dedicata al ‘Jazz goes to college’ e alle collaborazioni con le scuole di musica cittadine; i main concert, già citati, i vernissage e una dedicata sezione ‘Somethin’else’ a raccoglie proposte di linguaggi altri. Ritmiche pulsanti e innumerevoli possibilità timbriche: è un vero e proprio cocktail di jazz, funk, rock e rumba quello in programma al Jazz Club (per il programma completo si rimanda al sito www.jazzclubferrara.com) che si arricchisce di ritrovate collaborazione e di alcune novità.

Si rinnova la collaborazione con il Conservatorio ‘G.Frescobaldi’ di Ferrara, con il quale si sta perfezionando una convenzione “per permettere un riconoscimento didattico ai giovani studenti che si esibiscono al Torrione”, fa sapere il sassofonista Roberto Manuzzi; e continua la partnership con l’associazione Musicisti Ferraresi, “che sarà protagonista con l’album release concert di Federico Benedetti”, chiosa il chitarrista Roberto Formignani. Continua anche il sodalizio con il Teatro Off, con il quale si è organizzato l’incontro musica-poesia in programma per il 26 febbraio, e con l’arte contemporanea: le pareti del bastione rinascimentale ospiteranno infatti, dal 4 febbraio, la personale del progetto fotografico di Roberto Cifarelli. Torneranno anche la Tower Jazz Composers Orchestra, l’apprezzata resident band del Torrione, e l’appuntamento in collaborazione con Ferrara Musica, in calendario per il 25 marzo in compagnia de Regina Carter Quartet.

Assolute novità, invece, sono l’appuntamento con le sonorità più elettroniche dei Live Set di venerdì 24 febbraio, organizzato in collaborazione con l’associazione Reverb, e le cinque giornate di formazione (16-21 aprile) con i workshop Samba Meets Jazz (SMJ): un appuntamento tra i più importanti al mondo per quanto riguarda i ritmi che fondono jazz e musica brasiliana, e che “dopo New York e Rio arriva per la prima volta in assoluto in Europa, e arriva proprio nella nostra città”, conclude Bettini.

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