Il 2017 politico comincia alla grande, dopo il referendum che ha defenestrato Renzino, per tutta risposta, i tanti italiani che hanno ritrovato la strada alle urne si trovano ora i ‘nuovi’ onorevoli ministri: quella all’Istruzione, ben poco istruita; quello agli Interni, che ‘esterna’ candidamente il nome dell’agente che ha fermato il terrorista internazionale; e quello del Lavoro, che dichiara di essersi tolto dai c…ni i nostri giovani costretti a cercare lavoro all’estero. Un cast stellare per un cine-panettone, quale comico non vorrebbe esserci? E forse per questo il ‘Grillo urlante’ ha deciso di passare dall’altra parte – ossia tra i seggi europei del partito dei banchieri per eccellenza. Però, dopo la doverosa approvazione del Web, dove i fedeli grillini saltellando sulle tastiere passano dalla rivoluzione alla controrivoluzione tra una pubblicità e l’altra, magari in attesa che qualcosa gli venga spiegato, o suggerito, dai capi-movimento, ecco il ‘coup de théatre’ e invece di arrivare l’epocale svolta… arriva l’epocale rifiuto. I banchieri hanno fatto due conti e hanno considerato i 5stelle alla stregua di inaffidabili derivati. Dunque, tuona il Grillo urlante, dopo i complotti locali che fanno saltare le amministrazioni pentastellate, ecco il complotto internazionale dei grandi europeisti che rifiutano gli euroscettici. Chi potrebbe obbiettare che Grillo sia un comico fantastico? Per la trama finale ci vorrebbe solo il grande Totò, che all’onorevole Trombetta avrebbe detto: ma mi faccia il piacere!
Mauro Malaguti FdI