Spettacoli
11 Gennaio 2017
Il maestro argentino con il suo Novitango rende omaggio alla musica di Astor

Tango a sorpresa da Aisemberg a Piazzolla

di Redazione | 3 min

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Non ha lasciato spazio alle parole ma solo alla musica il quartetto strumentale Novitango, che, capitanato dal maestro argentino Hugo Aisemberg, si è esibito martedì sera al teatro Comunale di Ferrara in concerto per un triplice anniversario di fronte a oltre 200 persone.

Se sono passati 50 anni dalla prima volta che Aisemberg suonò brani di Astor Piazzolla nella storia della musica classica, ne sono passati anche 30 dalla nascita del gruppo strumentale Novitango. E il destino ha voluto sigillare questi eventi con un terzo anniversario: quello dei cento anni de “La Cumparsita”, il famoso brano di tango “che anche i non appassionati hanno sentito almeno una volta nella vita”.

E’ davvero passato un secolo da quando il giovane studente uruguayano Gerardo Matos Rodriguez compose una marcia per il carnevale studentesco che chiamò, tradotto in italiano, “La Comparsa”. Il successo arrivò quando Enrique Maroni e Pascual Contursi ne scrissero il testo e il grande Carlos Gardel lo cantò nel 1924. Dopo aver spopolato anche all’interno di noti film, il brano più famoso del tango è diventato ufficialmente “inno popolare e culturale” dell’Uruguay.

Un’eccezionale esibizione de “La cumparsita” ha concluso la prima parte del concerto, preceduta da un intero omaggio ad Astor Piazzolla con i brani “Alveare”, “Michelangelo 70”, “Tristeza de un doble A”, “Escualo” e “Triunfal”, tutti eseguiti dalla classica formazione Novitango “dei 4”: Hugo Aisemberg al pianoforte, Francesco Manna al flauto, Juan Lucas Aisemberg alla viola e Jean Gambini per il contrabbasso.

Ad aprire la seconda parte, “tres tangos para grupo instrumental”: la “Milonga triste” di Sebastian Piana, “La casita de mis vejos” di Juan Carlos Cobiàn, e “Recuerdo” di Osvaldo Pugliese. Tre brani che vedono l’entrata in scena del violoncello Roberto Cima e del violino Aloisa Aisemberg, che si aggiungono alla formazione.

Si esibisce poi in solitaria il maestro argentino con l’omaggio a Piazzolla “Mumuki” eseguito in solo piano, prima di tornare in gruppo per “Invierno porteno”, “Calambare”, “Canto de octubre” e “Adiòs Nonino”, sempre di Piazzolla.

Ma l’artista di Buenos Aires non lascia il pubblico senza sorprese: fuori programma, una spettacolare esibizione al sassofono, seguita dalla voce femminile che intona cantata “La Milonga de la anunciacion”, e quattro coppie di ballerini di tango che concludono la serata tra acclamazioni e sorrisi di sorpresa.

“Ho costruito il mio cammino di musicista seguendo sempre l’emozione – afferma il maestro argentino – e credendo che l’ispirazione alle radici popolari fosse di vitale importanza nella creazione di un’opera d’arte. Ho trovato in Italia le condizioni e il sostegno per sviluppare questi ideali: sono convinto che se fossi rimasto in Argentina non avrei potuto realizzare la mia opera. Sono molto felice di continuare questo cammino a Ferrara: questa è la terza volta che suoniamo al Teatro Comunale, ma è la prima che vedo così tanta gente, oltre che in pubblico, anche in termini di collaborazione attorno a noi. Spero, fra tre anni, di poter festeggiare i nostri primi dieci anni a Ferrara e venti dalla prima volta che abbiamo suonato qui”.

Organizzato con la collaborazione del Gruppo dei 10 e di Avis Provinciale, l’evento devolverà il ricavato alla Fondazione del Teatro che si impegnerà nella realizzazione di spettacoli per il reparto di oncologia.

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