Vigarano
20 Dicembre 2016
Lo spazio a Vigarano c'è già, ma servono partner e sponsor per allestirlo

Museo Rambaldi, servono 350mila euro per aprirlo a fine 2017

di Redazione | 3 min

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museorambaldi-1di Silvia Franzoni

Il Museo Carlo Rambaldi esiste già; quantomeno fisicamente. E, data la mole di materiale iconografico e reperti originali che costituiscono un archivio d’importanza straordinaria, potrebbe aprire nei primi mesi dell’anno.

Ma quello che si sta organizzando nella sala adiacente alla nuova scuola primaria di Vigarano Mainarda – ma che ne è completamente indipendente grazie ad un accesso diretto dall’esterno – non vuole essere un museo semplicemente espositivo.

Il progetto della Fondazione Culturale Carlo Rambaldi – nata da una intuizione del sindaco di Vigarano Mainarda Barbara Paron e presieduta dal figlio dell’artista, Victor Rambaldi – è infatti quello di realizzare un museo “dinamico, rivolto ai giovani e impegnato nella valorizzazione del territorio”.

Il luogo c’è ed è ora tempo di allestimenti: “è un progetto ambizioso – continua il sindaco Paron – e ci servono 350.000 euro per completarlo, abbiamo bisogno di partner e sponsor che sostengano il nostro sogno”.

museorambaldi-1La famiglia Rambaldi è tornata a Vigarano Mainarda, luogo natale dell’artista scomparso nel 2012, per soddisfare le ultime volontà della grande mente che ideò E.T e King Kong: nel 2014 è nata l’omonima Fondazione e ad autunno 2017 il Museo dovrebbe essere aperto.

Il percorso che si realizzerà nei 300 metri quadrati della sala museale è già definito: saranno dieci le tappe, a svelare la vita e la carriera del tre volte Premio Oscar Carlo Rambaldi, dal periodo di formazione vigaranese all’incontro con la produzione hollywoodiana, e l’elemento guida – l’emozione – guiderà lo spettatore attraverso gli exibit fisici e digitali, dalla gigantesca mano di King Kong agli schizzi originali passando per filmati, documentari e visori per la realtà aumentata.

La particolarità del Museo sarà però quella di “essere il cuore pulsante di un network più grande”: lo evidenzia Victor Rambaldi nel presentare un corollario di iniziative che la sua Fondazione sta già programmando.

“Stiamo pensando ad un tour – anticipa – che porterà alla casa natale e ai luoghi della usa giovinezza, perché un artista si forma nel contesto socio-culturale in cui vive”. Il territorio vigaranese non sarà solo una cornice ma verrà ad acquistare così rilevanza fondamentale, e si punta già a far diventare il Museo “un volano economico”.

Negli spazi della sala museale si organizzeranno corsi di cinematografia e workshop, dal make-up alla computer grafica, e l’intero progetto conoscerà la consulenza scientifica e tecnologica del Dipartimento di Ingegneria di Ferrara, che curerà in particolare la tematica dedicata “all’evoluzione della tecnica e all’automazione nelle opere di Rambaldi”, come specifica il direttore di Dipartimento Roberto Tovo. Un Museo di emozioni, che si fa centro culturale e che diventa un nodo del territorio: la sintesi che ne dà il presidente della provincia Tiziano Tagliani chiarisce le aspettative e l’attesa per la completa realizzazione del progetto, che “non esclude in partenza un ponte culturale con Ferrara”.

La ricerca dei fondi per l’allestimento del ‘sogno’ di Vigarano Mainarda inizia dunque oggi e anche “se in Italia non è facile rincorrere i propri sogni”, questa la nota amara del presidente Rambaldi, “il Museo avrà una mission: vuole essere un esempio per incoraggiare i più giovani a credere in se stessi, nelle proprie capacità e nella creatività, come ha sempre fatto mio padre.

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