Cronaca
15 Dicembre 2016
I giudici contabili si sono riservati. Anche Bulgarelli e Pirani vennero sospesi dal servizio

Aldrovandi bis, la CdC chiede 30mila euro ai due poliziotti

di Redazione | 2 min

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cortedeicontiDiscende anche questa volta dai quasi due milioni di euro pagati dal ministero alla famiglia di Federico Aldrovandi la contestazione che la procura della Corte dei Conti di Bologna rivolge ai due poliziotti condannati nell’ambito del processo Aldrovandi bis, costola del processo madre che doveva accertare favoreggiamenti e depistaggi nell’ambito delle indagini sull’omicidio colposo del diciottenne.

Ieri si è tenuta l’udienza di comparizione, durante la quale i procuratori generali presso la Corte dei Conti di Bologna Salvatore Pilato e Quirino Lorelli hanno ricordato che la transazione tra ministero e famiglia, sottoscritta il 9 agosto 2010, ha previsto il pagamento di 1.948.184,95 euro alle parti civili. Il Viminale si era attivato in seguito per la rivalsa sui quattro agenti delle volanti condannati per omicidio colposo nella misura di 1.870.934,95 e per 77.250 euro per i due poliziotti condannati nell’Aldrovandi bis. Vale a dire Marcello Bulgarelli (condannato a 10 mesi), responsabile di rifiuto di atti di ufficio e favoreggiamento, a Marco Pirani (8mesi), responsabile di omissione di atti di ufficio.

Nel frattempo il ministero aveva provveduto anche – notizia che si apprende solo ora – alla sospensione dal servizio dei due, in pendenza dei rispettivi ricorsi in Cassazione. La procura contabile parla di “grave infrazione dei doveri di servizio” in “palese violazione dei doveri di correttezza, buona fede, fedeltà e lealtà nell’adempimento dei doveri posti a garanzia della sicurezza dello Stato e dei suoi cittadini”, comportamento da cui discende una “responsabilità amministrativa indiretta”. Per questo la magistratura contabile chiede a titolo di rivalsa 38.625 ad entrambi.

La difesa di Bulgarelli ha eccepito sul significato e sulla rilevanza sostanziale della sentenza pronunciata in Cassazione nel giugno 2014 e ha argomentato per una diversa ricostruzione cronologica dei fatti accertati nel giudizio penale. Per Pirani l’avvocato Eugenio Pini ha fatto presente l’anteriorità cronologica dell’atto di transazione da parte del ministero rispetto alla sentenza definitiva di condanna, oltre a considerazioni in merito alla genericità dell’invito a dedurre e alla presunta arbitrarietà a abnormità del risarcimento.

Quanto ai risarcimenti dei quattro agenti delle volanti, a gennaio la sezione d’appello della Corte aveva fissato l’entità del risarcimento allo Stato a cifre di 16mila a 67mila euro a seconda dell’intervento temporale in via Ippodromo (in prima istanza l’entità ammontava a 467 mila euro a testa).

Quanto alla decisione su Bulgarelli e Pirani, la Corte si è riservata la decisione, che arriverà nei prossimi mesi.

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