Politica
9 Dicembre 2016
Per Carradori e Bardasi performance migliori dei loro predecessori, ma per il contenimento dei costi imposto dalla Regione prendono meno di Rinaldi e Saltari

Sotto Natale arrivano ricchi premi per i direttori sanitari

di Daniele Oppo | 4 min

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I numeri bisogna calcolarseli da soli dopo aver sfrondato le informazioni in un atto della giunta regionale buono come test per novelli amanti della crittografia, ma alla fine ci si arriva.

Parliamo dei compensi di risultato assegnati per il 2015 (e per il 2014) ai direttori generali della aziende sanitarie della Regione, nel nostro caso quelli di Ausl e Ospedale Sant’Anna: Paola Bardasi (dimessasi nel 2016) e Tiziano Carradori. Al netto di errori nostri il bonus che arriva giusto per i regali di Natale dovrebbe essere di 11.122 euro per Bardasi e 10.850 euro per Carradori (cifre sempre al lordo).

La delibera regionale contiene solo le percentuali assegnate a ciascuna azienda, senza fare nomi (li fa, con tanto di tabelle, solo per i compensi aggiuntivi del 2014 e solo per alcuni dirigenti apicali della Regione), per cui bisogna andare a cercare gli importi percepiti dai singoli dg e farsi i conti da soli, o aspettare i rendiconti nel prossimo anno: non proprio il massimo della trasparenza.

Come sono stati calcolati i bonus. Il nuovo sistema di calcolo dei compensi di risultato – comunque un bel po’ più bassi rispetto a quelli applicati da Errani, sono stati infatti tagliati della metà, passando da un massimo del 20 a uno del 10% -parte ovviamente dalla retribuzione lorda che per la Bardasi nel 2015 (l’anno di riferimento) è stata di 124.810 euro e per Carradori è stata di 121.044 euro. Ma la giunta Bonaccini ha deciso che al massimo si arriva solo se si raggiunge il massimo degli obiettivi, e in regione nessun direttore generale ci è riuscito.

In base ai calcoli effettuati dall’organismo indipendente di valutazione (Oiv) e acquisiti dalla Giunta regionale, l’Ausl di Ferrara ha raggiunto l’89,14% dei propri obiettivi, mentre l’azienda ospedaliera ha fatto appena appena meglio: 89,7%.

Questi risultati sono ottenuti valutando tre aree: una quota pari al 30% è attribuita al governo delle liste di attesa, una quota pari al 50% ai restanti obiettivi e una quota pari al 20% al complessivo governo aziendale, ma non è dato sapere come se la siano cavata le singole aziende sanitarie nelle rispettive aree. Quelle percentuali vengono trasformate proporzionalmente nelle retribuzioni di risultato: l’obiettivo raggiunto all’89,14% dall’Ausl, si trasforma in un bonus dell’8,14% per la Bardasi, mentre l’89,7% del Sant’Anna diventa un bonus dell’8,97% per Carradori, rispettivamente sesto e settimo risultato su 14 dirigenti generali delle aziende sanitarie in regione, non male.

Carradori può però aggiungere quasi 4mila euro, che è il bonus (già sfrondato dai tagli decisi dalla giunta regionale) che percepisce per 60 giorni di attività dal 1° gennaio al 28 febbraio 2015, dunque per i mesi precedenti la sua nomina a dg del Sant’Anna, quando era direttore generale sanità e politiche sociali della Regione.

Ci sono anche i premi per il 2014. Non è finita, perché la Giunta ha approvato anche i premi di risultato relativi al 2014 (c’era ancora Errani) e per i primi due mesi del 2015. Anche qui ci sono delle riduzioni (-15% per la crisi economica) ma il massimo raggiungibile era più alto (20% della retribuzione lorda). Anche in questo caso i bonus sono stati riconosciuti in base alle performance certificate dall’Ovi, ed espresse in ventesimi. Per l’Ausl di Ferrara (dg Paolo Saltari) la valutazione è 13/20, mentre per il Sant’Anna (dg Garbriele Rinaldi) la valutazione è 10/20, la più bassa di tutte in regione. Le valutazioni corrispondono alla percentuale sul compenso lordo con cui calcolare il bonus: 13% per Saltari e 10% per Rinaldi. Andando a prendere i compensi 2014 e primi due mesi del 2015, i calcoli (compresa la riduzione del 15%) dicono che per Saltari (totale 174.734 euro) arriva un regalo di Natale di circa 19.300 euro, mentre Rinaldi (totale 169.461 euro) avrà sul conto circa 14.400 euro di bonus.

Quello che emerge è che con il nuovo sistema di calcolo Carradori e Bardasi, pur avendo realizzato performance di gestione decisamente migliori rispetto ai loro predecessori, ricevono un premio di risultato molto inferiore. E se ciò è in linea con la politica di riduzione dei costi intrapresa con dall’assessore regionale Sergio Venturi (che però ha fatto in tempo a prendersi un lauto bonus da circa 16mila euro per il 2014, quando era dg del policlinico di Bologna, scatenando le polemiche del M5S), non può non lasciare una nota di amaro in bocca.

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