Attualità
8 Dicembre 2016
Il dg soddisferà le richieste di altro personale, ma il piano di rientro e i criteri ministeriali penalizzano Ferrara

Cona. Nuove assunzioni, ma la sanità rimane un rebus

di Ruggero Veronese | 3 min

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unnamedUn piano di rientro “opinabile”, che rischia di bloccare i nuovi investimenti e che ha spinto l’azienda ospedaliera ad agire d’anticipo, attraverso l’assunzione di cinque medici, otto anestetisti e 12 nuovi addetti tra infermieri e personale ausiliario.

Il tutto mentre i – discutibili – criteri nazionali di finanziamento alle aziende ospedaliere rischiano di penalizzare oltremisura la provincia ferrarese, che vede un calo demografico ma anche un aumento dei costi sanitari pro capite a causa dell’elevata età media. È questo lo scenario descritto dal dg dell’azienda Sant’Anna, Tiziano Carradori, e dal direttore sanitario dell’Usl Mauro Marabini, che durante l’ultima commissione consiliare hanno risposto ai dubbi del Movimento 5 Stelle e del personale ospedaliero riguardo organico e orari di lavoro a Cona.

A fare da tratto d’unione tra il personale sanitario e il M5S è la capogruppo in consiglio comunale Ilaria Morghen, che presta servizio come medico anestesista rianimatore al Sant’Anna. Nel documento consegnato a Carradori, i dipendenti sottolineano come l’accentramento dei servizi di emergenza a Cona (dopo la chiusura o il ridimensionamento degli altri ospedali in provincia) rischi di sovraccaricare di lavoro il personale del pronto soccorso e delle medicine di urgenza, in particolare quando i ricoveri riguardano la popolazione anziana e con patologie croniche.

Per rendere l’idea dei numeri in ballo, i medici che attualmente prestano servizio al pronto soccorso sono 24 mentre, secondo la lettera del personale, la quota minima per garantire il servizio è di 30 professionisti, preferibilmente già formati per lavorare nel servizio di urgenza. Un obiettivo che secondo Carradori verrà raggiunto e superato entro febbraio, quando tra nuove assunzioni e rientro del personale (oggi in malattia o in maternità) il pronto soccorso potrà contare 32 medici.

Ma le rassicurazioni di Carradori riguardo all’organico non allontanano tutte le nubi dall’orizzonte di Cona. Il Sant’Anna rientra infatti nella lista delle aziende sanitarie che dovranno andare incontro a un piano di rientro economico, del quale non sono ancora chiari i dettagli ma che secondo il dg avrà come effetto principale un blocco alle assunzioni. Proprio nel momento in cui, sottolinea lo stesso Carradori, “il pronto soccorso di Cona si trova ad affrontare una grandissima pressione”: basti pensare che dal 2012 la media regionale degli accessi al pronto soccorso è salita dell’1,20%, ma che a Cona questo dato balza al 7,24%.

unnamed-1Una anomalia dovuta in particolare a due fattori: l’accentramento dei servizi al Sant’Anna e l’elevata età media della popolazione. Oltre a salire il numero degli accessi del pronto soccorso, cresce infatti anche la gravità dei casi e – di conseguenza – il numero di ricoveri e il costo pro capite dei trattamenti. A complicare ulteriormente la situazione sono poi i criteri di finanziamento alle aziende sanitarie del ministero, tarati sul mero numero di abitanti in una provincia e senza tener conto di fattori come l’età media o le particolarità dei territori.

Secondo Carradori questa situazione genera una contraddizione nel sistema, che tende a ‘premiare’ province con una popolazione giovane e in crescita – ma proprio per questo più sana rispetto alla media – a scapito di territori in declino demografico e con alte percentuali di popolazione anziana, ovvero la fascia più esposta a malattie croniche e ricoveri. Come affrontare quella che nei prossimi anni potrebbe diventare una vera emergenza per la sanità ferrarese? A offrire una possibile soluzione è Marabini dell’Ausl, che punta sul potenziamento delle attività di assistenza domiciliare, sui servizi integrati e sulla rete di farmacie, sgravando così gli ospedali dal trattamento soprattutto dei casi meno gravi o più cronici. Una sfida che si annuncia tutt’altro che semplice.

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