Palazzi, viali, antichi monasteri, cucina prelibata e un celebre castello che ricorda la gloria di un tempo: continuano a essere pochi i turisti che non si innamorano di Ferrara. Il Castello Estense, storica residenza della potentissima famiglia che dominò la città per quasi quattro secoli, è il simbolo locale più noto, ma sono tanti altri i tesori ferraresi da ammirare e gustare.

Milioni di visitatori raggiungono ogni anno l’Italia da ogni parte del mondo, ma, da qualche tempo, cresce anche il numero degli stessi italiani che vogliono scoprire il fascino inimitabile del loro Belpaese. Ferrara è così tra le destinazioni che si candidano a essere le mete più interessanti per queste vacanze di Natale in Italia. Tra le manifestazioni ferraresi più celebri delle feste natalizie c’è il cosiddetto Incendio del Castello, spettacolare evento pirotecnico e musicale, vero e proprio simbolo del Capodanno in città. Ma non mancano altre iniziative capaci di rendere Ferrara ancora più accogliente del solito.

A contribuire all’atmosfera natalizia, ci sono da sempre alcuni dei tipici piatti cittadini, tra i più amati della cucina dell’Emilia Romagna. Il portale di turismo GoEuro, ad esempio, ha inserito il panpepato ferrarese tra i simboli del patrimonio enogastronomico emiliano, assieme alle piadine di Rimini e all’aceto balsamico di Modena. Nato intorno al 1600, il particolare dolce si basa su una ricetta gustosissima a base di nocciole, mandorle, cedro, canditi, pepe, arancia, cioccolato, miele, farina e mosto d’uva cotto. Tipicamente natalizio, il panpepato non è però il solo dolce ferrarese che si possa apprezzare. Lo stesso Comune di Ferrara offre un elenco dei migliori dolci locali, in cui compaiono anche la ciambella, i mandorlini del ponte, le raviole, il topino, la torta alle tagliatelle, la torta tenerina e la persicata.

Alla tradizione di dolci e dessert, ovviamente, si aggiunge anche quella dei primi e dei secondi piatti. Tra i primi piatti vanno assolutamente assaggiati i cappelletti ferraresi, il pasticcio di maccheroni, la sfoglia e le tagliatelle del posto. Mentre tra i secondi vanno citati il salame all’aglio, la salama da tai, il salame “zia ferrarese” e il cotechino. Proprio nel periodo natalizio, inoltre, è d’obbligo assaggiare la salamina da sugo, frutto di una lunga e particolare lavorazione.

Una volta gustati primi, secondi e dolci, poi, la città continua a offrire ai propri visitatori luoghi dal fascino rimasto intatto nel tempo: dalla Cattedrale di Ferrara al Palazzo dei Diamanti, da Palazzo Schifanoia al Monastero di Sant’Antonio in Polesine.