Ilaria Morghen
Il M5S presenta un ordine del giorno, il Pd ne propone una risoluzione e per tutta risposta il M5S ritira l’odg per “furto di proprietà intellettuale”. E’ il caso, quasi paradossale, andato in scena nel consiglio comunale di lunedì.
Ilaria Morghen ha illustrato il suo ordine del giorno dedicato al trasferimento dei beni sequestrati ai bracconieri alle guardie ecologiche volontarie. “Il documento, che prende esempio da quanto fatto dai 5 Stelle in Lombardia, nasce da un lungo lavoro intrapreso con le associazioni territoriali che si occupano di contrasto alla distruzione della fauna ittica locale e alla pesca di frodo” spiega la Morghen.
Il “tentativo ulteriore di porre un limite alla devastazione che i bracconieri stanno operando nei nostri canali locali”, secondo i pentastellati, sarebbe quello di “trasferire i beni sequestrati ai ‘criminali del Po’ all’associazione no profit delle Guardie Ecologiche Volontarie”. Le guardie ittiche, che non ricevono finanziamenti, “disporrebbero così di mezzi (imbarcazioni, autovetture) e altri strumenti che attualmente giacciono in un magazzino provinciale fino all’asta”.
Per far ciò occorrerebbe sottoscrivere un regolamento che ne disciplini il trasferimento entro 72 ore. Un possibile regolamento che non è stato neanche discusso dato che la consigliera pentastellata ha ritirato il documento. Il motivo? La risoluzione a firma di Renato Finco (Pd) “presentata all’ultimo minuto e interpretata come un tentativo di scippo della proprietà intellettuale – commenta la Morghen – quindi non ve la cedo e ritiro l’ordine del giorno”.
La dichiarazione ha fatto andare su tutte le furie lo stesso Finco: “Non ho rubato niente a nessuno, presentare emendamenti e risoluzioni è un processo democratico – tuona in consiglio -. Se ho presentato una risoluzione è perché nell’odg ci sono errori macroscopici, come il trasferimento dei beni confiscati nei confronti di un’unica associazione…e tutte le altre? L’onestà intellettuale va applicata conoscendo le norme”.
“Apprendiamo oggi che presentare una risoluzione è un furto di proprietà intellettuale, ce ne ricorderemo quando l’opposizione farà lo stesso” taglia corto Luigi Vitellio. Ma la Morghen è sicura che “la risoluzione fosse un ostacolo presentato all’ultimo minuto a un odg pronto già ad agosto, quindi ne ribadisco la paternità intellettuale del M5S e condanno questo atteggiamento di politica di basso livello”.
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