“E’ una situazione che stiamo monitorando con grande attenzione e, insieme al sindacato, stiamo cercando di capire come mettere in sicurezza i lavoratori anche attraverso l’attivazione degli ammortizzatori sociali”. E’ la risposta dell’assessore alle Attività Produttive Caterina Ferri sul caso Tecno Plants, giunto all’attenzione del consiglio comunale con un question time a firma del consigliere Renato Finco (Pd).
L’interrogazione chiedeva appunto delucidazioni sulle “azioni che il Comune di Ferrara intende intraprendere per il futuro occupazionale dei dipendenti e sollecitare il pagamento di quanto dovuto ai lavoratori da parte di Tecno Plants”.
I 66 dipendenti dell’azienda metalmeccanica, che lavora nell’area del petrolchimico con un appalto per la manutenzione impianti di Versalis, non ricevono la busta paga da agosto – ricorda Finco -; una situazione difficile perché ci sono delle famiglie che rischiano di non mangiare in questi giorni, che non hanno soldi perché non c’è una situazione organizzata alle spalle che gli consenta di accedere agli ammortizzatori sociali”.
“L’amministrazione si è immediatamente attivata dopo aver saputo della situazione di difficoltà di questa azienda che occupa molte persone del nostro territorio e lavora sulla manutenzione degli impianti del petrolchimico – annuncia Ferri – e che ha in essere un appalto con Eni Versalis fino ad aprile 2017. Una situazione complicata dovuta, pare, a una crisi di liquidità a causa di un intervento di Equitalia sulla azienda nei mesi scorsi e anche a un lutto che ha colpito il proprietario dell’azienda, per cui il figlio è subentrato”.
“L’azienda fa parte di un’Ati che lavora per Eni Versalis – ricorda Ferri – quindi ci siamo già attivati con Versalis per capire se ci sia la possibilità di far sì che Eni liquidi direttamente l’azienda che è rimasta nell’Ati (quindi Metalservice) e che attualmente sta lavorando sulle manutenzioni, anche occupando una parte dei lavoratori di Tecno Plants proprio per fare in modo che subentrino direttamente nell’appalto, in questo modo possono essere liquidati e quindi riconoscere in parte le spettanze dei lavoratori perché da agosto non percepiscono lo stipendio ma hanno lavorato fino a novembre compreso”.
“Ci auguriamo, pur nella complessità della vicenda, di riuscire a intervenire perché questa azienda che fa parte dell’Ati riesca non solo a subentrare nelle manutenzioni ma anche nelle spettanze e quindi assumendo direttamente i lavoratori” conclude la Ferri in risposta a Finco, che si è dichiarato soddisfatto.
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