Economia e Lavoro
2 Dicembre 2016
Mobilitazione alla Monte Paschi. I risparmiatori raccontano: "Un dirigente ha chiamato polizia e carabinieri"

No Salvabanche, flash mob contro l'”Ammazzarisparmiatori”

di Redazione | 3 min

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no salvabanche 3In vista del referendum del 4 dicembre, questa mattina i No Salvabanche hanno fatto un flash mob alla filiale bolognese di Monte dei Paschi di Siena in via Rizzoli. All’entrata è stato apposto lo striscione “Non alziamo le mani, questa è una rapina! No Renzi & No Salvabanche”, per poi volantinare all’esterno e all’interno della banca, spiegando al megafono le ragioni della mobilitazione.

“Abbiamo incontrato ampio consenso da parte di molte persone stanche di questo governo e di questo sistema bancario – raccontano i risparmiatori azzerati -. Un dirigente della filiale ha chiamato polizia e carabinieri, che sono intervenuti sul posto. L’azione, durata circa un’ora, costituisce un ulteriore tappa nel percorso per mandare a casa questo governo di ladri”.

Una protesta che va avanti dal 22-23 novembre 2015, “quando il governo Renzi si è furtivamente intrufolato nelle case di 130.000 famiglie, rubando i risparmi accumulati in una vita di lavoro e sacrifici – spiegano i risparmiatori nel volantino distribuito ai presenti -. I soldi rapinati sono serviti per salvare i banchieri amici e padroni del governo, a partire dalla famiglia Boschi”.

no salvabanche 2I toni della locandina sono piuttosto duri. “Hanno chiamato il decreto Salvabanche, potevano chiamarlo Ammazzarisparmiatori – scrivono i No Salvabanche -. Di vittime purtroppo ce ne sono state: alcuni purtroppo si sono suicidati, drammatica ed estrema forma di protesta contro l’insostenibilità dell’esistenza a cui vogliono ridurci. I responsabili di queste morti hanno dei nomi e dei cognomi, quelli dei dirigenti di banca che hanno truffato decine di migliaia di obbligazionisti, quelli dei ministri e dei servi del governo Renzi e del Pd”.

“Ora, dopo l’azzeramento dei risparmiatori di Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara, CariChieti e Banca Marche, ecco che il tiro si alza: è da mesi ormai chiaro che la prossima sarà Monte dei Paschi di Siena – annunciano gli attivisti -. Non si tratta più di voci, ma di una realtà concreta: gli obbligazionisti o accetteranno un bail-in di fatto, oppure sarà loro imposto un bail-in formale. In entrambi i casi il risultato non cambia: i loro risparmi verranno rubati per salvare la banca di famiglia del Pd”.

no salvabanche 1“Non solo, questo governo di ladri ha preparato un ulteriore infame ricatto in vista del referendum: o vince il sì, o addio risparmi. O la borsa o la vita! – recita il volantino -. E più si avvicina il 4 dicembre, più il governo e i poteri finanziari internazionali che lo sostengono aumentano la pressione del ricatto: adesso si parla di otto banche in procinto di fallire.

Poi l’invito alla mobilitazione: “Noi invece sappiamo che l’unico modo per riprenderci la nostra vita è difendere la nostra borsa. L’unico modo per farla finita con questa rapina è dire di no e mandarli a casa. Proprio per questo tanti risparmiatori hanno cominciato a lottare, contro il furto dei propri soldi e delle proprie vite. In un anno di mobilitazione contro il salvabanche sono stati raggiunti dei primi risultati concreti, certo ancora insufficienti, ma soprattutto un risultato sociale: oggi nessuno può più avere fiducia nelle banche e nei politici che ne sono al servizio. Questo vale anche per i lavoratori della banca, che dopo essere stati coinvolti nelle vergognose operazioni di truffa, ora vengono scaricati. Si parla di un dimezzamento del personale, a Monte dei Paschi così come in tutto il settore bancario. L’unica strada che hanno è unirsi alle lotte dei risparmiatori contro chi ci riduce alla fame”.

La chiusura è ancora più dura: “Se non vogliamo continuare a farci rapinare, se non vogliamo essere costretti all’alternativa tra subire o suicidarci, dobbiamo riprendere il mano le nostre vite e cominciare a dire di no. No al salvabanche (quello che c’è già stato, gli altri che stanno preparando), No al furto delle nostre vite, No al governo Renzi”.

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