Politica
17 Novembre 2016
L'avanzo 2015 verrà intaccato per 27mila euro. Migliora la riscossione delle rette

Più spese del previsto, l’Istituzione scuola rivede il bilancio

di Daniele Oppo | 2 min

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L’Istituzione scolastica dovrà rivedere un poco al rialzo il proprio bilancio per via di alcuni maggiori costi che costringeranno ad intaccare lievemente l’avanzo 2015. La manovra è da circa 700mila euro nel complesso e comporterà la necessità di intaccare l’avanzo del 2015 per circa 27mila euro per arrivare alla copertura totale.

La modifica – discussa in commissione e che ora dovrà essere approvata dal Consiglio comunale – vede anche l’aumento dei costi per la refezione che ha sforato di 180mila euro il preventivo. “La maggiore spesa – spiega l’assessore Annalisa Felletti – è necessaria per via di un numero di pasti superiore dovuto alla variazione del calendario rispetto all’anno passato: anche pochi giorni fanno aumentare i macro-numeri dato che eroghiamo oltre 400mila pasti all’anno”. Altre maggiori spese riguardano le prestazioni di servizio di ausiliariato, lavanderia e pulizia di nidi e scuole d’infanzia (+25mila euro), la fornitura di libri di testo nelle scuole elementari (+16mila euro, “dovuti all’aumento del costo unitario dei libri che non potevamo preventivare); gli arredi, in particolare le zanzariere per la refezione nelle scuole statali (+20mila euro) e, infine, maggiori costi per le attività didattiche (+30mila euro).

Ci sono però anche maggiori entrate, dovute in parte all’attribuzione al Comune di funzioni prima spettanti alla Provincia. In particolare arrivano 70mila euro dal Miur come contributo indiretto per la fornitura dei libri di testo nelle scuole secondarie (e che copre il 70% di tali costi); 279mila euro dalla Regione per il sostegno e la formazione didattica nei nidi; 80mila euro per il Coordinamento pedagogico provinciale; 180mila euro dalla Provincia per l’integrazione di minori disabili nelle scuole superiori e una partita di giro relativa ai pagamenti dell’Iva pari a 50mila euro.

Buone notizie sembrano arrivare dal fronte della riscossione delle rette. “Registriamo un aumento tendenziale, anche se bisogna verificare bene di quanto ma i conti si possono fare solo nel prossimo febbraio quando dovremo redigere il consuntivo”. L’aumento, spiega il direttore Mauro Vecchi, “è probabilmente dovuto a un atteggiamento bonario ma tempestivo per quanto riguarda i tempi dei pagamenti e ai controlli a tappeto sulle dichiarazioni Isee. Il tutto al netto della riscossione coattiva che finora ha comunque portato a incassi limitati, nell’ordine del 10-15% rispetto al dovuto”.

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