Mesola
27 Ottobre 2016
Un mesolano di 38 anni finito agli arresti domiciliari

Scoperto spaccio di cocaina nel Delta

di Redazione | 2 min

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Avrebbe adescato l’amichetta della figlia. “Nego tutto”

Parla e respinge ogni accusa il 49enne ferrarese finito a processo per adescamento di minore, pornografia minorile e corruzione di minorenne, dopo che tra febbraio e novembre 2018 - secondo la Procura - avrebbe adescato una ragazzina di 14 anni, compagna di scuola di sua figlia, prima inviandole foto dei suoi genitali e poi inducendola a fare altrettanto, attraverso lusinghe e regali - come ricariche telefoniche - per provare a ottenere in cambio la sua fiducia

droga cocainaMesola. Gli uomini della questura di Rovigo hanno eseguito 14 misure di custodia cautelare emesse dal gip. Sono così finite in carcere sette persone, di nazionalità marocchina, quasi tutti irregolari, tra i 29 e i 41 anni. Si tratta di E. M., 41 anni, A. M., 31 anni, A. S., 30 anni, B. S., 28 anni, C. A., 38 anni, E. H., 36 anni, e M. A., 29 anni. In cinque sono finiti ai domiciliari: S. V., 26 anni, F. F. E., 26 anni, J. C., 36 anni, L. C., 62 anni di Chioggia, L. B., 38 anni, di Mesola. Obbligo di presentazione invece per L. F., 26 anni, e S. T., 38 anni.

Nel complesso sono state indagate 25 persone ed eseguite nove perquisizioni, in seguito alle quali sono stati arrestati due uomni di nazionalità marocchina, trovati in possesso di oltre 30 grammi di cocaina a Boscochiaro di Cavarzere (in provincia di Venezia).

L’indagine è partita nell’agosto del 2015 da una informazione ricevuta dagli investigatori di Porto Tolle circa una fiorente attività di spaccio nella zona del basso polesine. La squadra mobile di Rovigo, in collaborazione con il commissariato di Porto Tolle, ha avviato una serie di accertamenti, con verifiche, appostamenti e pedinamenti, oltre che a intercettazioni.

Nel corso delle indagini sono state sequestrate diverse dosi di cocaina ed effettuato anche un arresto in flagranza di un marocchino a Crociara di Ariano dove, d’accordo con i complici, uno dei presunti spacciatori si era stabilito prorpio per rifornire i clienti del territorio.

Gli inquirenti hanno tracciato la pianta di un grosso mercato della cocaina e dell’hashish diffuso oltre che nel basso polesine, anche nelle zone di Cavarzere, Chioggia (in provincia di Venezia) e Mesola, nel Ferrarese.

L’operazione è stata battezzata dalla squadra mobile “Acipenser Sturio”, il nome latino dello storione, mutuato dal fatto che uno dei luoghi di spaccio era un allevamento di questo tipo di pesce.

In tutto sono 14 le persone che sono state arrestate, nove marocchini e cinque italiani.

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