Attualità
25 Ottobre 2016
A Ferrara studenti protagonisti della quinta tappa della campagna itinerante del Consorzio Obbligatorio Oli Usati

‘CircOLIamo’ per un corretto smaltimento dei lubrificanti

di Redazione | 3 min

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circoliamo 1 di Silvia Franzoni

Quattro chili di olio usato – che è quanto si recupera dal ciclo di vita dei lubrificanti, il normale cambio di un’automobile, per intenderci – se versati in acqua, inquinerebbero una superficie grande come un campo da calcio, con conseguenze disastrose per flora e fauna. La gestione – che si esplica in raccolta e rigenerazione – degli oli è affidata dal 1984, nel Paese, ad un Consorzio (il Coou, Consorzio obbligatorio degli oli usati) che coordina l’attività di 73 aziende private di raccolta e di 4 impianti di rigenerazione, distribuiti soprattutto nel centro-nord. In oltre 30 anni di attività, ne sono state raccolte circa 50 mila tonnellate – e nel 2015 il Consorzio ha registrato un risultato vicino al 100% del potenziale raccoglibile – e la rigenerazione, il processo che porta a nuova vita l’olio usato e può essere reimmesso nel mercato, ha permesso un risparmio complessivo di 3 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio.

“Raccogliamo, per precisione, il 93% della quantità potenzialmente raccoglibile – precisa l’ing. Franco Barbetti, direttore tecnico operativo Coou – e quei 7 punti percentuali elusi si annidano nel fai-da-te e nel settore dell’agricoltura, dove non sempre avviene la raccolta dell’olio usato. Sono complici anche la burocrazia e la logistica, che ci consegnano un quadro italiano tutt’altro che omogeneo”. L’Emilia Romagna è però una regione virtuosa, e così Ferrara, che dal 2013 ha raccolto 32.440 kg di oli minerali esausti (dati Gruppo Hera), conferiti nelle tre stazioni ecologiche del Comune. Le postazioni degli oli usati in città sono più che raddoppiate – “recentemente sono passate da 8 a 23”, fa sapere l’assessore all’Ambiente Caterina Ferri – e già da tempo lo smaltimento di rifiuti speciali è oggetto di specifici protocolli firmati da amministrazione e associazioni agricole. Ma “le leggi regionali ci impongono obiettivi sempre più ambiziosi”, come evidenzia il direttore dell’Ufficio Ambiente Alessio Stabellini, e i comportamenti virtuosi passano per informazione e sensibilizzazione.

circoliamo 3Per questo motivo, in mattinata, la città ha accolto la quinta tappa regionale della campagna educativa itinerante ‘CircOLIamo’: lo aveva già fatto nel 1999 e nel 2011, e torna a farlo per la terza edizione radunando sotto le tende del villaggio CircOLIamo – allestito temporaneamente in Piazza Castello – i piccoli studenti di alcune scuole primarie ferraresi. Il corretto smaltimento dei lubrificanti e l’ottimizzazione della raccolta passa anche per i giovanissimi, che imparano la sostenibilità divertendosi – per loro è stato creato un progetto ad hoc di gioco interattivo, Green League – rendendosi transfert di un messaggio educativo.

circoliamo 2Ora la campagna di Coou riprenderà il suo viaggio: con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di Anci toccherà tutti i capoluoghi italiani in due anni di viaggio, “compensando le emissioni ci CO2eq associate alla campagna stessa con l’acquisto di 18 crediti di emissione provenienti dal progetto di forestazione – concludono gli organizzatori – nel Parco Regionale del Delta del Po Veneto (Ro)”.

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