Economia e Lavoro
23 Ottobre 2016
Le associazioni di consumatori incontrano gli azzerati. "Non aspettate l'ultimo momento per presentare le domande di indennizzo"

Carife, il grido dei risparmiatori: “La politica non ci ascolta”

di Redazione | 3 min

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carifeeedi Mattia Vallieri

“È triste oggi vedere che non c’è la politica perché il senso di questa giornata era un grido di ascolto alle istituzioni”. Non risparmia critiche Enrico Scarazzati (Lega Consumatori) verso l’assenza di rappresentanti politici (ad esclusione del leghista Alan Fabbri, ndr) all’incontro organizzato da quattro associazioni del territorio (Federconsumatori, Lega Consumatori, Adiconsum e Adoc) che rappresentano oltre il 50% dei risparmiatori azzerati dal tristemente noto bail in che ha colpito, tra le altre, anche Carife.

Si sono presentate unite le quattro sigle di rappresentanza dei consumatori ed è Roberto Zapparoli (Federconsumatori) a raccontare il perché di questa scelta: “Abbiamo deciso di mettere assieme le forze per fare il punto sulla questione Carife e riteniamo che oggi ci siano le condizioni per presentarsi in modo unitario. Crediamo che la norma sugli indennizzi forfettari sia estremamente restrittiva e si stanno creando grossi problemi ai risparmiatori perché non avendo le procedure non sappiamo come indirizzarli”.

Secondo il rappresentante di Federconsumatori “è consigliabile sia per obbligazionisti che per azionisti, la cui strada sarà comunque impervia, procedere alla messa in mora e blocco dei termini della prescrizione. Riguardo all’acquisto della nuova banca rappresenterebbe una prospettiva molto diversa se il nuovo proprietario fosse un fondo o un’altra banca, in ogni caso chiederemmo venga riconosciuto un indennizzo anche per gli azionisti”.

Nuova Carife appunto, tema che Zapparoli riprende sostenendo di “continuare a sentire in giro persone che chiedono la tutela per la banca del territorio ma il passato ci ha dimostrato chiaramente aver fallito”.

Un consiglio ai risparmiatori azzerati lo dà Milena Grassi (Adiconsum): “Speriamo vengano prolungati i termini entro cui presentare le domande di indennizzo, ma consigliamo di non aspettare l’ultimo momento perché i tempi sono lunghi e ci sono difficoltà nel consigliare i risparmiatori che alcune volte hanno posizioni borderline”.

“È incostituzionale e non si capisce il motivo per il quale non vi possa essere il passaggio dell’indennizzo in un rapporto intra vivo inoltre chiediamo venga attuato al più presto il regolamento che possa permettere di disciplinare l’arbitrato” spiega Antonio Frascera (Legaconsumatori), anticipando l’intervento di Filippo Massari (Adoc) che attacca a sua volta la politica: “Avevamo invitato tutti i parlamentari del territorio perché riteniamo fondamentale la vicinanza tra la politica e le associazioni dei consumatori in un momento come questo”.

A prendere la parola è poi il consigliere regionale Alan Fabbri: “Sembra vada ad intervenire il fondo interbancario come chiesto prima anche dalla Fondazione. Ho sentito Renzi sulla Rai dire che non si è colpito il risparmio ma chi ha speculato, non accorgendosi che a farne le spese sono stati soprattutto pensionati”. Il capogruppo del carroccio ha ricordato comunque “l’unità del consiglio comunale a Ferrara sul tema Carife per trovare una soluzione e anche il Fondo di 200 mila euro messo a disposizione dal consiglio regionale con firmatari tutti i consiglieri regionali del territorio ferrarese. Il problema va ricercato invece ai livelli più alti”.

“Non molliamo e non diamo niente per perso, facciamo sentire la nostra voce” afferma ancora Fabbri, concludendo che “è lodevole l’iniziativa degli azzerati di essere andati dal Papa ma andiamo anche da Franceschini e Renzi per non far calare l’attenzione sul tema”.

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