Gestione illecita di rifiuti edili, denunciate cinque ditte ferraresi
I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
La Procura di Ferrara ha nuovamente chiesto l'archiviazione per l'allora direttore del distretto Sud-Est dell'Ausl di Ferrara e per un'operatrice telefonica del 118, inizialmente indagati per omicidio colposo relativamente alla morte di Francesco D'Antoni, deceduto ad Argenta il 20 marzo 2021 per infarto miocardico acuto
Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale
È stata fissata per il 27 maggio l'udienza predibattimentale del processo per omissione di soccorso a carico di Alberto Dallari, il 69enne medico (oggi in pensione) di Reggio Emilia, che aveva preso in cura domiciliare Mauro Gallerani, 68enne di Corporeno colpito dal Covid-19 e poi deceduto dopo un mese di ricovero ospedaliero
Un altro minore si è allontanato da una struttura di accoglienza e attualmente risulta irreperibile, così da avere attivato il piano persone scomparse della prefettura. Si tratta di Muhammad Said, nato in Pakistan il 20 settembre 2007, che pare abbia manifestato l'intenzione di raggiungere alcuni suoi parenti a Milano
Sono partiti gli avvisi di fine indagine per l’inchiesta aperta dalla procura di Ferrara sulle assegnazioni dirette fatte dal Comune a favore della cooperativa Camelot negli anni 2013-2014.
L’indagine – coordinata dal pm Stefano Longhi – nasce dall’esposto presentato dal consigliere comunale di Gol Francesco Rendine, a seguito dei rilievi mossi al Comune da parte dell’Autorità nazionale anti corruzione dell’agosto 2015 sull’affidamento del progetto Sprar per l’accoglienza dei migranti richiedenti asilo e rifugiati per il triennio 2014-2016. L’Amministrazione venne in qualche modo forzata a revocare l’affidamento diretto a Camelot e indire un bando pubblico di assegnazione (vinto poi da Camelot stessa) per il periodo di tempo restante.
Gli avvisi di fine indagini non risultano essere ancora stati ricevuti dai soggetti indagati, che al momento risultano essere due dirigenti del Comune.
L’esposto di Rendine ‘rendicontava’ i numerosi affidamenti diretti assegnati alla cooperativa – di cui ci occupammo anche noi con un inchiesta dell’agosto 2014 – non solo nell’ambito del progetti Spar, che rappresentano comunque la voce economicamente più grossa, per un totale di circa quattro milioni di euro nel biennio 2013-2014.
Le osservazioni dell’Anticorruzione furono molto esplicite e chiare, arrivando a sostenere che a Camelot fosse stata concessa “l’esclusiva sull’assistenza migranti”. “Tale modus operandi, oltre a presentare elementi di opacità connessi ispo facto alla mancanza di una qualsivoglia procedura competitiva per la selezione del partner progettuale/soggetto attuatore rimessa invece alla totale discrezionalità del Comune, nel caso di specie si innesta in un contesto locale che vede la cooperativa Camelot detenere una sorta di esclusiva nel campo dell’assistenza agli immigrati; sintomatica – scriveva l’Anac, andando ancora più a ritroso – in tal senso è l’indizione, nel 2008 e nel 2013, di procedure aperte per l’affidamento della gestione del Csii (Centro servizi integrati per l’immigrazione, ndr), per importi superiori alla soglia comunitaria, alle quali – sulla base di quanto rilevato dai dati assunti in Bdncp – risulta partecipante la sola Camelot, sempre aggiudicataria con ribassi percentuali irrisori (nell’ultima gara del 2013, il ribasso offerto è stato inferiore all’1%)”.
Il consigliere faceva esplicito richiamo non solo a quanto deliberato dall’Anac, ma anche alla risposta ricevuta dai revisori dei conti, da lui interpellati proprio su quegli affidamenti, che già nel 2014 invitavano l’ente locale a “procedere in via ordinaria all’assegnazione dei rapporti contrattuali tramite procedure ad evidenza pubblica riservando alle assegnazioni in via diretta un ruolo eccezionale e in circostanze da motivare analiticamente”.
La vicenda portò ulteriori strascichi: la richiesta di dimissioni per l’assessore Chiara Sapigni, la querelle tra Alan Fabbri e gli assessori Massimo Maisto e Simone Merli (che, per dimostrare la propria trasparenza, si autodenunciarono).
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com