Copparo
20 Ottobre 2016
Raggiunta un'intesa tra azienda e sindacati: congelata la procedura dei 365 licenziamenti per avviare incontri di verifica. Interrotta la mobilitazione dei lavoratori

Berco sospende la mobilità e riprende il dialogo

di Mauro Alvoni | 4 min

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berco accordo 1Copparo. Sospensione senza scadenza della procedura di mobilità e ripresa degli incontri di verifica sui problemi della Berco, con contestuale interruzione della mobilitazione dei lavoratori. E’ quando si è ottenuto oggi nel corso dell’incontro tra azienda e sindacati, con un accordo che “congela” la decisione della dirigenza dello stabilimento di Copparo di procedere al licenziamento di 365 lavoratori per avviare un confronto non condizionato dalla minaccia imminente degli esuberi e dalla tempistica stringente del relativo procedimento.

Le condizioni poste sono due: ripresa immediata del lavoro e assenza di iniziative unilaterali, da entrambe le parti, durante lo svolgimento degli incontri (salvo eventuale rottura delle trattative). Da domani, venerdì 21 ottobre, le maestranze Berco riprenderanno dunque la normale attività, lasciando ai rappresentanti sindacali e delle Rsu il compito di discutere con la dirigenza del futuro dello stabilimento copparese.

Un risultato importante quello che attorno alle 16, davanti alla schiera dei lavoratori in attesa di notizie sul piazzale Berco, sotto la pioggia battente, è stato annunciato al microfono dal segretario provinciale della Fiom, Samuele Lodi, attorniato dai segretari Fim-Cisl, Uilm-Uil e Rsu aziendali. “Un risultato – ha detto Lodi – raggiunto soprattutto grazie alla vostra mobilitazione. D’altro canto, purtroppo, oggi non si sono compiuti passi in avanti, però si è ottenuta la possibilità di discutere dei problemi in azienda già dalla prossima settimana”.

berco accordo 2Per lunedì prossimo, infatti, sono stati fissati quattro incontri che serviranno come base iniziale per un confronto che si protrarrà fino al raggiungimento di un accordo soddisfacente per entrambe le parti o, nel peggiore ei casi, con la rottura delle trattative. L’incontro odierno, come riferito dai sindacalisti, non è stato del resto fra i più semplici da affrontare. “Soprattutto nella prima parte – ha riferito Lodi – l’azienda ha riproposto pari pari le stesse posizioni che ha avuto al Mise, aggiungendo anche alcuni elementi critici nei confronti dei sindacati. Siamo infatti stati accusati di aver causato con la mobilitazione dei lavoratori enormi problemi a Berco, in particolare nei confronti dei clienti più significativi dell’azienda. Noi abbiamo insistito sul ritiro della procedura di mobilità, fondamentale per poter avviare una discussione senza il condizionamento della minaccia dei licenziamenti. Si è dibattuto lungamente, poi l’azienda ha proposto una sospensione della procedura di 30 giorni. Abbiamo rifiutato anche questo. Alla fine si è arrivati all’accordo con sospensione senza una scadenza, che nella sostanza non differisce dal ritiro della procedura, quindi ciò che volevamo”.

Viene quindi congelata la fase sindacale del confronto sulla procedura di mobilità, che avrebbe previsto un termine di 45 giorni per raggiungere un accordo, ai quali si possono aggiungere altri 30 giorni di “fase amministrativa” presso le istituzioni. “Questo atto – ha precisato Lodi – congela a tempo indeterminato i 45 giorni della fase sindacale, ma non toglie di mezzo gli altri 30 giorni di cui potremmo comunque disporre”.

Intanto sulla crisi di Berco il consigliere comunale e segretario provinciale del Pd Luigi Vitellio ha presentato un ordine del giorno per impegna re sindaco e giunta a “proseguire nel sostegno alle Istituzioni pubbliche direttamente coinvolte nella vertenza mantenendo un fronte comune con le organizzazioni sindacali, la Regione ed il Governo al fine di scongiurare gli effetti di questa crisi, che sarebbero insopportabili per il tessuto economico e sociale copparese e per l’intera provincia”, facendo inoltre “tutto quanto è in proprio potere sia per evitare la conclusione delle procedure di mobilità senza accordo sia sull’eventuale uso degli strumenti di sostegno al reddito”. L’ordine del giorno, se approvato impegnerebbe inoltre l’Amministrazione comunale “a richiamare alla responsabilità sociale l’azienda e i suoi vertici” e “ad agevolare e coadiuvare il lavoro dei tavoli di confronto convocati presso le sedi ministeriali competenti”.

Anche il sindaco di Tresigallo Andrea Brancaleoni, e tutta la maggioranza, esprimono solidarietà e vicinanza ai lavoratori Berco in questa nuova grave crisi aziendale. “Sono in contatto con Nicola Rossi – dichiara il primo cittadino tresigallese – che, in qualità di primo cittadino di Copparo e presidente dell’Unione dei Comuni, ha le prerogative istituzionali per rappresentare politicamente il territorio nei tavoli regionali e ministeriali deputati ad affrontare questa grave crisi, come in effetti già avvenuto il 18 ottobre. Nicola Rossi, su mio invito, ha annunciato la presenza alla nostra seduta di consiglio comunale che si terrà lunedì prossimo. Saremo solidali ad ogni iniziativa a difesa del lavoro e delle famiglie coinvolte in questa grave crisi che, purtroppo, si ripresenta. Promuoveremo un incontro con le parti sociali per condividere e ragionare con loro su dinamiche e scenari futuri. È il momento della reale concertazione e di ragionare seriamente del futuro economico del nostro territorio per capire come, crisi a parte, creare condizioni favorevoli alla sua salvaguardia e alla sua riconversione produttiva per l’avvenire.”

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