Comacchio
20 Ottobre 2016
Il sindaco interviene dopo il pronunciamento del Difensore civico a favore del consigliere che chiedeva di visionare il dossier della candidatura a città capitale della cultura

Fabbri a Michetti: “Spero che il dossier non finisca nel tritacarne politico”

di Redazione | 2 min

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IMG_20141015_150938676Comacchio. Ai consiglieri comunali non è mai stato negato l’accesso agli atti pubblici, “ma si è chiesto semplicemente, in questo caso specifico, di procrastinare i termini”, per evitare “sterili e inutili polemiche politiche”.

Si giustifica così il sindaco di Comacchio, Marco Fabbri, dopo la strigliata del prefetto e più recentemente del Difensore civico, che ha dato torto al Comune di Comacchio sull’accesso agli atti non rispettato per il consigliere Davide Michetti (L’Onda) che chiedeva di visionare i documenti della candidatura della città a Capitale della Cultura.

“Non è stata determinata da reticenza – aggiunge Fabbri – la scelta compiuta dall’Amministrazione comunale di mantenere stretto riserbo sul dossier inerente la candidatura di Comacchio a Capitale della Cultura Italiana per il 2018. Le preoccupazioni, già palesate in altre occasioni, sono riconducibili alla necessità di non diffondere un documento intorno al quale una Commissione ministeriale è tenuta ad esprimersi entro il mese di novembre prossimo. Ritenevo necessario e fondamentale – ribadisce il sindaco – che si percepisse il lavoro complessivo svolto dalla comunità comacchiese, la quale si è adoperata con generosità ed orgoglio all’interno di un percorso partecipato, che ha caldeggiato e beneficiato di una partecipazione larga e di un contributo corale”.

La preoccupazione di Fabbri è inerente al risultato che ne è scaturito e che, a suo parere, “richiede massima cura e tutela, in quanto viva testimonianza del nostro patrimonio culturale, in una parola del nostro territorio”.” Quello compiuto in questi mesi di lavoro intenso e appassionato non si riduce certamente al solo prodotto cartaceo – conclude il Sindaco – ma è la sintesi autentica e più compiuta di valori, relazioni, confronti, cultura e cuore. Auspico pertanto che il dossier, non venga manipolato nel tritacarne di sterili e inutili polemiche politiche. Del resto, al di là del risultato, all’Amministrazione comunale sta a cuore il conseguimento di un traguardo importante: l’essersi dotata di un documento di programmazione strategica di grande valenza per il futuro”.

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